E’ sottile la differenza tra un grillino qualunque
e uno Scilipoti, un Mastella, un Razzi. Eh sì, sono passati tre mesi dalle
elezioni politiche che hanno consacrato il boom del Movimento 5 stelle e già si
stanno liquefacendo. Peggio, stanno diventando un coagulo che raggruma tutte le
peggiori tentazioni della fetida politica italiana. Basta sentire le
dichiarazioni che i robot grillini hanno fornito negli ultimi due giorni. Si
sono appena seduti a Montecitorio e Palazzo Madama e già invocano la “settimana
corta”
(come Serenella Fucksia e Bartolomeo Pepe). E quando gli si fa notare che è una
richiesta tipica
dei fancazzisti
che più a lungo hanno frequentato i palazzi del potere romano, ecco che loro
specificano: “No,
ma è per lavorare! Per stare sul territorio, non per oziare!”. Sì, vabbè. Poi altri sono già pronti
alle minacce proprie degli eredi nani della Dc: “In dieci siamo pronti ad
andarcene, a fare un nuovo gruppo”. Insomma, la nuova politica che avanza, quella
serietà e della trasparenza. Tre mesi e via, chi se ne frega delle scelte degli
elettori.
P.S. Sappiano però che in
dieci è dura contare gli scontrini…
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