Alcuni anni fa la
Giunta Casadio aveva iniziata una trattativa con Ravenna e Forlì per verificare
se era opportuno unificare le tre aziende di gestione delle rispettive farmacie
pubbliche (tra cui Sfera da noi partecipata), ma il tentativo era fallito; tale
decisione fu preceduta da un oneroso studio di fattibilità probabilmente non
più attuale; ad oggi sembra chiaro il perché viste le difficoltà gestionali che
già stava incontrando Ravenna; la trattativa proseguì per qualche tempo con
Forlì che poi decise a sua volta di mantenere la propria autonomia e
rinunciare. Nel frattempo la situazione ravennate è divenuta sempre più
preoccupante; nel febbraio scorso abbiamo infatti appreso dalla stampa che “la
società che gestisce le 10 farmacie pubbliche ravennati (e 6 farmacie di altri
4 comuni della provincia) ha accumulato un deficit di 545.312 euro; le cause
del dissesto risalirebbero soprattutto alla gestione del magazzino e di alcune
farmacie, agli oneri per la mensa, per le consulenze (salite da 100.000 a
163.000 euro negli ultimi due anni), ai premi per i dirigenti; tutto ciò ha
generato per la prima volta un bilancio in passivo, anche se qualche segnale
emergeva già dai precedenti esercizi; Il consigliere comunale che ha sollevato
il problema, ha presentato un esposto alla Corte dei conti “affinché si risalga
alle cause e alle responsabilità del dissesto perché siano rimosse, evitando
che mettano a rischio il posto di lavoro dei 180 dipendenti, oltre a produrre
altri gravi danni alle Casse del Comune e al patrimonio dei cittadini, pari a
27 milioni di euro”. il nuovo Presidente di Sfera nel corso di una intervista
al Resto del Carlino, accanto ad alcune indicazioni interessanti per lo sviluppo
dell’azienda, accenna ad una eventuale ripresa in considerazione di ipotesi di
fusione con aziende dei territori limitrofi. Considerato che le fusioni che finora abbiamo subìto per
assecondare interessi estranei alla città ci hanno sempre penalizzato e non
hanno mai raggiunto gli obiettivi indicati: ASL, Banca di Romagna, Ex Azienda
municipalizzata, Conami. Interroga il Sindaco e la Giunta per conoscere, considerato
quanto sopra esposto, se non ritenga opportuno sconsigliare vivamente al neo
Presidente di intraprendere tale via per non legare il suo nome ad una scelta
che nessuno ha ritenuto giustamente di dover intraprendere e che si rivelerebbe
sicuramente deludente; e che si eviti
ogni ripresa di trattative, specie con soggetti in evidenti difficoltà, che
potrebbero presentare rischi finanziari e patrimoniali elevati ed imprevedibili
per la società Sfera e per il Comune con conseguenti responsabilità per gli
amministratori dei due organismi. Raffaella Ridolfi
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