venerdì 27 dicembre 2013

A PROPOSITO DI SPERPERI NELLE FARMACIE PUBBLICHE


Alcuni anni fa la Giunta Casadio aveva iniziata una trattativa con Ravenna e Forlì per verificare se era opportuno unificare le tre aziende di gestione delle rispettive farmacie pubbliche (tra cui Sfera da noi partecipata), ma il tentativo era fallito; tale decisione fu preceduta da un oneroso studio di fattibilità probabilmente non più attuale; ad oggi sembra chiaro il perché viste le difficoltà gestionali che già stava incontrando Ravenna; la trattativa proseguì per qualche tempo con Forlì che poi decise a sua volta di mantenere la propria autonomia e rinunciare. Nel frattempo la situazione ravennate è divenuta sempre più preoccupante; nel febbraio scorso abbiamo infatti appreso dalla stampa che “la società che gestisce le 10 farmacie pubbliche ravennati (e 6 farmacie di altri 4 comuni della provincia) ha accumulato un deficit di 545.312 euro; le cause del dissesto risalirebbero soprattutto alla gestione del magazzino e di alcune farmacie, agli oneri per la mensa, per le consulenze (salite da 100.000 a 163.000 euro negli ultimi due anni), ai premi per i dirigenti; tutto ciò ha generato per la prima volta un bilancio in passivo, anche se qualche segnale emergeva già dai precedenti esercizi; Il consigliere comunale che ha sollevato il problema, ha presentato un esposto alla Corte dei conti “affinché si risalga alle cause e alle responsabilità del dissesto perché siano rimosse, evitando che mettano a rischio il posto di lavoro dei 180 dipendenti, oltre a produrre altri gravi danni alle Casse del Comune e al patrimonio dei cittadini, pari a 27 milioni di euro”. il nuovo Presidente di Sfera nel corso di una intervista al Resto del Carlino, accanto ad alcune indicazioni interessanti per lo sviluppo dell’azienda, accenna ad una eventuale ripresa in considerazione di ipotesi di fusione con aziende dei territori limitrofi. Considerato che le fusioni che finora abbiamo subìto per assecondare interessi estranei alla città ci hanno sempre penalizzato e non hanno mai raggiunto gli obiettivi indicati: ASL, Banca di Romagna, Ex Azienda municipalizzata, Conami. Interroga il Sindaco e la Giunta per conoscere, considerato quanto sopra esposto, se non ritenga opportuno sconsigliare vivamente al neo Presidente di intraprendere tale via per non legare il suo nome ad una scelta che nessuno ha ritenuto giustamente di dover intraprendere e che si rivelerebbe sicuramente deludente;  e che si eviti ogni ripresa di trattative, specie con soggetti in evidenti difficoltà, che potrebbero presentare rischi finanziari e patrimoniali elevati ed imprevedibili per la società Sfera e per il Comune con conseguenti responsabilità per gli amministratori dei due organismi. Raffaella Ridolfi

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