giovedì 5 dicembre 2013

FESTA DELLA LIBERAZIONE DI RAVENNA O FESTA DI PARTITO


Noi ci proviamo ogni anno a fare uno sforzo mentale per considerare condivisa e sentita la festa della Liberazione di Ravenna. Veramente. Facciamo training autogeno per almeno quindici giorni prima dell’evento….
Ma dobbiamo prendere atto che il PD, degno erede del partito comunista che ha portato nel mondo solo terrore, miseria e morte, non ha alcuna intenzione di rendere possibile questa ipotesi. Andiamo con ordine: nel primo anno di questa consiliatura venne indetto un consiglio comunale straordinario. L’opposizione chiese di poter intervenire ma la presidenza del consiglio lo vietò e solo per un eccesso (a posteriori…) di bon ton istituzionale, scegliemmo di non presentarci a quel consiglio comunale dove, trattandosi di seduta regolarmente convocata, sarebbero comunque stati costretti a darci la parola.
Poi negli anni successivi, temendo che quel bon ton istituzionale non si sarebbe ripetuto e che dunque ci fosse il rischio che anche l’opposizione intervenisse (giammai!!!) per commemorare la Liberazione, all’improvviso non era più necessario convocare una seduta straordinaria di consiglio in occasione della Liberazione di Ravenna!!! Dunque non possiamo che prendere atto da spettatori dell’indegno spettacolo che si è ripetuto anche stamattina. Piazza del Popolo poteva essere in quel momento tranquillamente rinominata Piazza del Popolo del PD come la foto che ho personalmente scattato dimostra. Era la Festa dell’Unità momentaneamente trasferitasi nella piazza centrale della città. Bandiere del PD, partigiani che mai lo sono stati e qualche vecchio partigiano vero, gli unici a cui ovviamente portiamo rispetto oltre a quelli scomparsi. Poi retorica, tanta retorica.  Che si guarda bene dal ricordare che ci furono anche numerosi assassini, fra cui qualcuno a cui sono stati dedicati altarini. Da ultimo: il 2 Giugno di tre anni fa in occasione della Festa della Repubblica la Prefettura fece identificare il povero esponente dell’UDC che si era presentato in piazza con la bandiera del suo partito. Due pesi e due misure?
Alberto Ancarani

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