mercoledì 4 dicembre 2013

AL DIAVOLO LA STABILITA’, SUBITO AL VOTO SENZA ASPETTARE LA SCADENZA DEL GOVERNO YOGURT E DA SOLI!


tisonanti discorsi sull’importanza della stabilità, fiumi di dichiarazioni per garantire la responsabile continuità dell’azione dell’esecutivo, scissioni e partitini nascenti per avere i numeri certi, nuovi e solenni impegni programmatici, micro contrattini di coalizioncina, verifiche e fiducie parlamentari a go go… il tutto per cosa: per un misero anno. Per dare il via libera al governo yogurt, il governo a scadenza, il governicchio di sinistra-centro. In otto mesi Letta e i suoi, Saccomanni in prima linea (si fa per dire), non sono riusciti a cavare un ragno dal buco e adesso, dopo aver accumulato fallimenti su fallimenti continuano a vendere al Paese e all’Europa la stabilità politica come l’unica soluzione all’uscita dal tunnel.
Ma cos’è questa tanto agognata stabilità? Cosa farà ripartite l’economia? Cosa ci porterà al benessere? Cosa risolverà tutti i nostri problemi? Per LorSignori basterà vivacchiare per tutto il 2014 e portare stancamente il Paese al voto nel 2015.  Così, dicono loro, ripartiranno i consumi, il Pil schizzerà alle stelle, la disoccupazione scenderà inesorabilmente, e tutti saremo felici e contenti. L’Europa ci inseguirà per farci i complimenti e rassicurazioni arriveranno anche da oltre l’oceano, dagli Usa alla Cina. Tutti sereni e rassicurati dalla stabilità del nostro Paese. Mah… in che mondo vivono questi attivisti dell’immobilismo? Cos’hanno fatto fino adesso per giustificare il loro anacronistico ottimismo? Misteri…  Possiamo dire una cosa politicamente scorretta? Al diavolo la stabilità, al diavolo la falsa responsabilità, al diavolo la fame di potere e il poltronismo.  L’Italia non ne può più, ci vuole uno scatto d’orgoglio, un barlume di speranza, uno slancio coraggioso. Aspettare la scadenza del governo yogurt? Non ce lo possiamo permettere.



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