mercoledì 18 dicembre 2013

FORZA ITALIA SODDISFATTA DEL SI DEI COMACCHIESI PER PASSARE IN PROVINCIA DI RAVENNA GALASSINI E TANCINI IMPEGNATI NEI RISPETTIVI CONSIGLI PROVINCIALI PER AIUTARE IL PASSAGGIO


Forza Italia soddisfatta per il ‘si’ dei comacchiesi perché la Regione, perché  “è matrigna della città lagunare e di tutta la Romagna”.

Anche se la partecipazione al referendum dei cittadini di Comacchio è stata ridotta, ha valore e quindi il referendum promosso dal Comune di Comacchio circa l'adesione dei comacchiesi alla proposta di passare dalla circoscrizione provinciale di Ferrara a quella di Ravenna, ma l'indicazione venuta dal voto di ieri è chiara. Vincenzo Galassini Capo Gruppo Forza Italia Provincia di Ravenna, con Luciano Tancini capo gruppo FI della Provincia di Ferrara, che ha appoggiato tale proposta sono soddisfatti, come emerso anche dalla conferenza stampa dei giorni scorsi a Comacchio con Rodolfo Ridolfi responsabile regionale di Azzurri ‘94.  Ora si tratta che il Comune di Comacchio traduca in atti istituzionali che portino a un effettivo cambio di provincia. A doversi esprimere in tal senso sarà certamente la Regione ma  esistono “omogeneità del territorio dal punto di vista dell'economia turistica, delle attività legate al porto e all'acquacoltura nelle valli, sono indicative” e la volontà espressa dai comacchiesi meriterebbe una piena accettazione. Sarebbe bene che tra amministratori provinciali di Ravenna e Ferrara, come pure fra il Comune di Ravenna e Comacchio si comincino ad affrontare insieme temi di comune interesse e obiettivi utili a entrambe le realtà. Galassini e Tancini nei rispettivi consigli provinciali promuoveranno iniziative in merito.


Comacchio, Fi per il sì a Ravenna

"A Ravenna ci accoglierebbero a braccia aperte"


Comacchio. È stata ufficializzata solo ieri mattina in conferenza stampa, anche se era nell’aria già da tempo, la decisione di Forza Italia di appoggiare il sì al passaggio sotto Ravenna al referendum prossimo venturo del 15 dicembre.
Forza Italia — che ricalca quasi in toto le posizioni di Mezzogori e della sua consulta popolare sul referendum —, spiega per bocca di Antonio Di Munno, ex candidato sindaco del Pdl alla scorsa tornata elettorale e attualmente consigliere comunale, che la questione non è meramente sul cambio di provincia, quanto si giochi piuttosto sulla sanità.
“Abbiamo espresso chiaramente la nostra posizione dopo aver convocato i gruppi consiliari Il Faro e Pdl — spiega Di Munno —, e sosteniamo con forza il sì. Il vero motivo di tale scelta, più che per il cambio di provincia in sé, riguarda l’unione dei Comuni, che prevede l’inserimento di Comacchio nel distretto sanitario Sud Est con altri sette Comuni in cui ogni amministrazione ha un diritto di voto, e visto che gli abitanti di Comacchio sono oltre la metà di quelli dell’intera unione ciò è inaccettabile”.
“Non capiamo”, continua Di Munno intervenuto insieme ai consiglieri provinciali Carli e Tancini, al coordinatore organizzativo della Regione Rodolfo Ridolfi e al capogruppo in consiglio regionale Gianguido Bazzoni, “come mai non si possa fare anche qui come ad Argenta e Portomaggiore. Questa è chiaramente una mossa della sinistra decisa nelle sedi del Partito Democratico, che non riuscendo storicamente a governare questo territorio vuole controllarlo in questo modo, e l’abbiamo già visto quando hanno ristrutturato il San Camillo per poi decidere di chiuderlo. Ravenna, come ci ha ricordato Ridolfi che è anche un romagnolo, avrebbe solo dei gran vantaggi derivanti dall’inclusione di Comacchio, e ha confermato che ci accoglierebbero a braccia aperte”, conclude il consigliere.

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