Ho appreso dalla stampa che anche il Consigliere comunale di
Ravenna Alvaro Ancisi ha presentato un esposto alla Corte dei Conti
sull’affare CSM. Già nel 2011 la sottoscritta assieme ad altri consiglieri del
PDL presentò un altro esposto proprio alla Corte dei Conti e al Ministero
dell’Interno per chiedere una verifica della gestione della società CSM
partecipata al 100% dal Comune di Faenza e soprattutto dell’acquisto da parte
dell’Amministrazione comunale delle quote residue dei privati in presenza di un
passivo della società. Il passaggio dei terreni a Ravenna Holding del CNR 1 per
un importo quasi pari ai debiti del CSM lo denunciammo già a suo tempo a mezzo
stampa quando la possibilità fu inserita nel Piano di sviluppo di Ravenna
Holding all’atto dell’entrata del Comune di Faenza nella società. Le vicende
della società CSM e dello Scalo Merci sono assai complicate e non prive di
punti oscuri, primo fra tutti se questo scalo è pubblico o privato, dettaglio
non da poco visto che si sono espropriati terreni per costruire un’opera
pubblica e oggi invece si dichiara che verrà realizzato uno scalo merci
privato. Si dice che a breve dovrebbero iniziare i lavori, e dopo quattordici
anni speriamo che questo non si materializzi solo nell’apposizione di un
cartello di inizio lavori che perpetrerebbe la presa in giro nei confronti dei
cittadini. Scaricare i debiti fatti, i buchi della
società CSM, su Ravenna Holding è stata una mossa abile da parte degli
amministratori di Faenza ma comunque censurabile, se si considera che i proventi di Ravenna Holding derivano in
grande parte dalle tariffe pagate dai cittadini.
Quest’operazione tenta inoltre di mascherare le
responsabilità politiche e amministrative di una classe dirigente che ha
governato ininterrottamente la città negli ultimi vent’anni e che non è riuscita
a realizzare un’opera in ben quattordici anni e ha creato solo in questa
partita debiti per tre milioni e centomila euro. Attendiamo fiduciosi che la Corte dei Conti si
interessi del caso viste le sollecitazioni arrivate sia da Faenza e da Ravenna.
Raffaella Ridolfi
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