Alberto Ancarani (al centro) insieme a Maurizio Bucci e
Francesco Baldini, consiglieri di FI
La carica gli darebbe diritto alla Sim e all'apparecchio
telefonico. Lui annuncia: “Ne farò a meno"
RAVENNA - Come
primo atto del suo incarico di capogruppo di Forza Italia in consiglio
comunale, Alberto Ancarani, rinuncerà al telefono cellulare di servizio. Uno
scarno post su Facebook annuncia la decisione: “Da oggi, per il mio nuovo
incarico di capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, avrei diritto a
un telefono cellulare e a una linea telefonica a carico del Comune. Ho scelto
di rinunciarvi".
Una scelta populista? Chissà. Di certo il post del nuovo capogruppo piace e trova consensi. Il numero di servizio spetta a tutti i capigruppo, agli assessori e ai dirigenti. La rinuncia di Ancarani è un caso piuttosto raro nel panorama politico locale, nella nuova consiliatura non si conoscono casi di rinuncia. Da Palazzo Merlato spiegano che il numero spetta a chiunque debba essere reperibilie 24 ore su 24 tra i dirigenti. I capigruppo ne hanno diritto invece perché è a loro che fanno riferimento gli eletti dell'assise comunale. Le chiamate le paga il Comune solo se fatte per motivi relativi alla carica istituzionale, anteponendo alla chiamata un codice. Sono circa 170 - il dato è del 2009 ma l'ordine di grandezza non deve essere cambiato granché - i telefoni messi a disposizione dal Palazzo a dirigenti, quadri, assessori e, appunto, capigruppo.
Una scelta populista? Chissà. Di certo il post del nuovo capogruppo piace e trova consensi. Il numero di servizio spetta a tutti i capigruppo, agli assessori e ai dirigenti. La rinuncia di Ancarani è un caso piuttosto raro nel panorama politico locale, nella nuova consiliatura non si conoscono casi di rinuncia. Da Palazzo Merlato spiegano che il numero spetta a chiunque debba essere reperibilie 24 ore su 24 tra i dirigenti. I capigruppo ne hanno diritto invece perché è a loro che fanno riferimento gli eletti dell'assise comunale. Le chiamate le paga il Comune solo se fatte per motivi relativi alla carica istituzionale, anteponendo alla chiamata un codice. Sono circa 170 - il dato è del 2009 ma l'ordine di grandezza non deve essere cambiato granché - i telefoni messi a disposizione dal Palazzo a dirigenti, quadri, assessori e, appunto, capigruppo.
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