Lunedì i primi quattro arrivati a Solarolo, nei prossimi giorni
altri quattro arriveranno a Casola Valsenio
Una dimostrazione concreta e partecipata di comunità solidale.
Nella giornata di lunedì il comprensorio dell'Unione della Romagna faentina è
stato interessato dall'arrivo di alcuni profughi richiedenti protezione
internazionale. Si tratta di quattro ragazzi nigeriani fra i 20 ed i 30 anni,
sbarcati in Italia a metà aprile, in Sicilia, provenienti dalla Libia.
I giovani sono ospitati all'interno di un
appartamento di proprietà dell'Asp stessa.
Quello nel territorio faentino dovrebbe essere un soggiorno della durata di
alcuni mesi. Dal 24 aprile i giovani erano stati alloggiati provvisoriamente
all’hotel Gemelli di Bagnacavallo, in attesa di essere destinati ad una struttura
idonea per soggiorni di media-lunga durata.
Il progetto accogliente, proprio per cercare di essere il più efficace ed efficiente possibile, vede coinvolte l’Asp della Romagna Faentina, che di fatto ne è il referente per la Prefettura, l’amministrazione comunale di Solarolo, operatori qualificati, l’associazionismo locale e la società civile. In settimana, a Solarolo, verrà completata la progettazione di un primo percorso di accoglienza. Un momento condiviso tra tutti i soggetti partecipanti che comprende attività di mediazione culturale, insegnamento della lingua italiana, integrazione attraverso momenti di aggregazione ed animazione, formazione in funzione di attività occupazionali e socialmente utili.
L’incontro fra i diversi attori coinvolti per il coordinamento di questi importanti interventi è fissato per giovedì 21 maggio alle 20.30 nel Comune di Solarolo. Parallelamente all'attività fatta a Solarolo, l'Asp della Romagna faentina in collaborazione con l'amministrazione comunale di Casola Valsenio sta lavorando per realizzare lo stesso progetto anche per i futuri quattro profughi che verranno collocati nel paese collinare. A Casola Valsenio i profughi verranno sistemati in due mini appartamenti tra loro adiacenti, sempre di proprietà dell'Asp della Romagna faentina.
Il progetto accogliente, proprio per cercare di essere il più efficace ed efficiente possibile, vede coinvolte l’Asp della Romagna Faentina, che di fatto ne è il referente per la Prefettura, l’amministrazione comunale di Solarolo, operatori qualificati, l’associazionismo locale e la società civile. In settimana, a Solarolo, verrà completata la progettazione di un primo percorso di accoglienza. Un momento condiviso tra tutti i soggetti partecipanti che comprende attività di mediazione culturale, insegnamento della lingua italiana, integrazione attraverso momenti di aggregazione ed animazione, formazione in funzione di attività occupazionali e socialmente utili.
L’incontro fra i diversi attori coinvolti per il coordinamento di questi importanti interventi è fissato per giovedì 21 maggio alle 20.30 nel Comune di Solarolo. Parallelamente all'attività fatta a Solarolo, l'Asp della Romagna faentina in collaborazione con l'amministrazione comunale di Casola Valsenio sta lavorando per realizzare lo stesso progetto anche per i futuri quattro profughi che verranno collocati nel paese collinare. A Casola Valsenio i profughi verranno sistemati in due mini appartamenti tra loro adiacenti, sempre di proprietà dell'Asp della Romagna faentina.
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