mercoledì 13 maggio 2015

L’ASP DELLA ROMAGNA FAENTINA DIVENTA CAPOFILA DEL PROGETTO ACCOGLIENZA DEI PROFUGHI. PRESTO ARRIVERANNO ANCHE DA NOI…..




Lunedì i primi quattro arrivati a Solarolo, nei prossimi giorni altri quattro arriveranno a Casola Valsenio

Una dimostrazione concreta e partecipata di comunità solidale. Nella giornata di lunedì il comprensorio dell'Unione della Romagna faentina è stato interessato dall'arrivo di alcuni profughi richiedenti protezione internazionale. Si tratta di quattro ragazzi nigeriani fra i 20 ed i 30 anni, sbarcati in Italia a metà aprile, in Sicilia, provenienti dalla Libia.
I giovani sono ospitati all'interno di un appartamento di proprietà dell'Asp stessa. Quello nel territorio faentino dovrebbe essere un soggiorno della durata di alcuni mesi. Dal 24 aprile i giovani erano stati alloggiati provvisoriamente all’hotel Gemelli di Bagnacavallo, in attesa di essere destinati ad una struttura idonea per soggiorni di media-lunga durata.
Il progetto accogliente, proprio per cercare di essere il più efficace ed efficiente possibile, vede coinvolte l’Asp della Romagna Faentina, che di fatto ne è il referente per la Prefettura, l’amministrazione comunale di Solarolo, operatori qualificati, l’associazionismo locale e la società civile. In settimana, a Solarolo, verrà completata la progettazione di un primo percorso di accoglienza. Un momento condiviso tra tutti i soggetti partecipanti che comprende attività di mediazione culturale, insegnamento della lingua italiana, integrazione attraverso momenti di aggregazione ed animazione, formazione in funzione di attività occupazionali e socialmente utili.
L’incontro fra i diversi attori coinvolti per il coordinamento di questi importanti interventi è fissato per giovedì 21 maggio alle 20.30 nel Comune di Solarolo. Parallelamente all'attività fatta a Solarolo, l'Asp della Romagna faentina in collaborazione con l'amministrazione comunale di Casola Valsenio sta lavorando per realizzare lo stesso progetto anche per i futuri quattro profughi che verranno collocati nel paese collinare. A Casola Valsenio i profughi verranno sistemati in due mini appartamenti tra loro adiacenti, sempre di proprietà dell'Asp della Romagna faentina.



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