sabato 30 maggio 2015

RENZI FA CAMPAGNA ELETTORALE PER NOI, MANDIAMOLO A CASA


“Renzi ci ha riempito per un anno e mezzo di etica e di moralità, secondo lui, e adesso ci troviamo a raccontare i peggiori comportamenti possibili. Altro che prima Repubblica, nella prima Repubblica non si facevano queste cose. Il caso De Luca, il caso Pessina in Liguria, vicende inquietanti”. “Ma dobbiamo dire grazie a Renzi, sta facendo una campagna elettorale al contrario, a nostro favore. Il cappotto di cui parlava gli si è rivoltato, altro che 7-0. Vinciamo in Veneto con Zaia, vinciamo in Campania con Caldoro, vinciamo in Liguria con Toti, e ce la giochiamo alla grande anche in Umbria e nelle Marche. Può finire 4-3 per noi. E con un risultato del genere Renzi andrebbe a casa un istante dopo. Se così fosse sarebbe il Partito democratico stesso a mandare a casa Renzi”. “Ci sarà l’effetto D'Alema. Nel 2000 l’allora presidente del Consiglio, che aveva come Renzi conquistato il potere con un colpo di palazzo, partiva avvantaggiato nei sondaggi e poi perse rovinosamente le elezioni regionali. Doveva suonarle, finì suonato. È così accadrà con la meteora Renzi”.
REGIONALI: BRUNETTA, TOSI E FITTO PERFORMANCE LOCALI, NO SPAZIO NAZIONALE
“Solo il centrodestra unito può rappresentare un’alternativa credibile a questa sinistra delle chiacchiere. Non c’è spazio per altre avventure, non c’è spazio per terzi poli”. “A livello nazionale è maturato uno spazio per Tosi o per Fitto? Assolutamente no. Saranno due performance locali, localistiche, senza alcuno spazio nazionale e destinate dunque a fallire”. “La politica è una scienza esatta: o individui uno spazio nazionale ‘conquistabile’ oppure non arrivi da nessuna parte. E questo lo dico al di là delle persone, non voglio parlar male di nessuno, faccio solo un ragionamento politico”.
“Basta vedere che fine ha fatto l’Ncd di Alfano che, nelle loro premesse, avrebbe dovuto ricostruire il centrodestra: il partito di Alfano non c'è, non esiste. Qualcuno sa come sono collocati in queste elezioni regionali? In ogni regione alleanze diverse dettate dall’opportunismo e dalla contraddizione. In molti casi Alfano da una parte e Casini dall’altra”.



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