OPERA UTILE PER SALVARE VENEZIA MAI BOICOTTATA DA SEMPRE DALLA
SINISTRA.
Sull'emendamento alla Legge di Stabilità che
stanzia 100 milioni di euro a favore del progetto per lo scalo offshore
veneziano, oggetto nei giorni scorsi di polemiche, e' intervenuto oggi il
consiglio direttivo di Assoporti, riunitosi a Roma. ''Il consiglio direttivo -
si legge in una nota diffusa al termine della riunione - prende atto che il
finanziamento previsto nel ddl di stabilità a favore dell'autorità portuale di
Venezia e' finalizzato nell'ambito della realizzazione del MoSe (il sistema per la salvaguardia di Venezia dalle acque alte) ad un
intervento strettamente di mitigazione''. ''Non può sottacersi al contempo
- prosegue la nota - che tale finanziamento deve essere comunque collocato in
un quadro di disegno strategico complessivo del sistema logistico portuale''.
L'emendamento, approvato in Commissione Bilancio su proposta dei relatori Renato
Brunetta (Pdl) e Pier Paolo Baretta (Pd), aveva suscitato la protesta del
presidente di Assoporti che aveva minacciato di dimettersi parlando di ''blitz
dell'ultima ora fatto senza il minimo rispetto delle regole''. Il presidente
dell'autorità portuale di Venezia Paolo Costa aveva accusato Merlo di ''totale
ignoranza dei fatti'', precisando che lo stanziamento riguarda un pacchetto più
ampio relativo anche ai fondi per il sistema Mose. ''I 100 milioni della mitigazione Mose per il porto d'altura di Venezia
- aveva affermato - non c'entrano nulla con i fondi per i porti''. (ANSA) Il sistema MOSE per la difesa di
Venezia e della laguna dalle acque alte è costituito da schiere di paratoie mobili a scomparsa poste alle
bocche di porto (i varchi che collegano la laguna con il mare e attraverso i quali
si svolge il flusso e riflusso della marea) di Lido,
di Malamocco
e di Chioggia,
in grado di isolare temporaneamente la laguna di Venezia dal Mare Adriatico durante gli eventi di alta marea. Il MOSE, insieme ad altri
interventi come il rinforzo dei litorali, il rialzo di rive e pavimentazioni e
la riqualificazione della laguna, garantisce la difesa di Venezia e della laguna da tutte le acque alte, compresi gli eventi
estremi: è stato progettato per proteggere Venezia e la laguna da maree fino a 3 metri e attualmente la
sua entrata in funzione è prevista per maree superiori a 110 cm [1] . L’esecuzione dei lavori è
affidata al Consorzio
Venezia Nuova [2] che opera per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
- Magistrato alle
Acque di Venezia [3]. La realizzazione dell’opera
è stata avviata nel 2003 contemporaneamente alle tre
bocche di porto lagunari e ha raggiunto un avanzamento pari a circa il 75%
[4].
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