
Il
manifesto appello Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi non è un iniziativa del PDL
e va al di là dei confini del PDL è naturalmente aperto a tutti gli elettori
del centro-destra. Ci rivolgiamo ai tanti amici che ci hanno chiesto se per
aderire bisogna essere stati in Forza Italia precisando che basta condividere
lo spirito, i principi e le idee che hanno caratterizzato la politica di Silvio
Berlusconi, di Forza Italia e del centrodestra.
Crediamo
giusto rilanciare i nostri valori ed i nostri programmi che sono incompatibili
con l’azione del Governo Monti nella speranza che il nostro elettorato valuti
come la politica di Berlusconi sia l’unica risposta ad una crisi senza fine, ad
un Paese bloccato che non lavora più, dove Il tasso di disoccupazione continua
ad aumentare ed è oggi pari al 10,8% e crescerà ancora nel 2013, dove sono
stati persi 62 mila unità di lavoro in un solo mese e 554 mila unità in 12 mesi
(+24,9%). Un Paese dove per il 2012 si prevede una riduzione del Pil italiano
pari al 2,3%, mentre nell’area Euro e nel mondo si registreranno valori
positivi. Un governo delle sinistre provocherebbe una ulteriore insopportabile
penalizzazione delle famiglie e delle imprese. Per questo è necessario
diminuire drasticamente la pressione fiscale ed abolire l’IMU invertendo la
disastrosa e dannosa politica recessiva del Governo Monti.
Se Berlusconi riprende la
guida del movimento dei cittadini che si riconoscono negli ideali propri delle
tradizioni democratiche liberali, cattolico liberali, laiche e riformiste
europee la nostra iniziativa politica e la nostra rete così radicata fra la
gente, centrerà il suo secondo obbiettivo, il primo era quello di ricostruire
dal basso una politica fondata sui valori di Forza Italia il secondo è quello
di riprenderci lo spazio politico che ci appartiene per contrastare la politica
dell’alleanza PD-Vendola e sotto la regia di Silvio Berlusconi offrire agli
italiani e soprattutto alle giovani generazioni una prospettiva ispirata ai
valori universali di libertà, di giustizia e solidarietà, di difesa del primato della persona in ogni sua
espressione per lo sviluppo di una economia oggi in recessione e per una
riappropriazione della nostra sovranità nazionale fortemente pregiudicata da
una classe politica subalterna agli interessi dei poteri forti delle banche e
della Germania.
Il Primo Firmatario
dell’Appello Manifesto Rodolfo Ridolfi
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