martedì 13 novembre 2012

AZZURRI DEL'94 CON SILVIO BERLUSCONI Appello Manifesto “Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi


I promotori:

Rodolfo Ridolfi Fondatore di Forza Italia Coordinamento Regionale e Prov.le PDL, Gian Guido Bazzoni Consigliere Regionale Coordinamento Regionale e Prov.le PDL, Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale PDL, Luciano Spada Coordinatore Comunale PDL Faenza, Oriano Casadio Coordinamento Prov.le PDL
Antonella Brini Consigliere Comunale Massalombarda Coord. Prov.le PDL, Francesco Zannoni Capogruppo in Consiglio Comunale  Bagnacavallo Coord.Prov.le PDL, Edoardo Guidi Consigliere Comunale Bagnacavallo, Francesco Baldini Consigliere Comun ale Ravenna Coordinamento Prov.le PDL, Raffaella Ridolfi Capogruppo PDL Faenza, Bruno Fantinelli Coordinamento Prov.le PDL, Teresa Felici Coordinamento Prov.le PDL, Loris Vioni Russi Coordinamento Prov.le PDL, Gabriella Casanova Nenni Coordinamento Prov.le PDL, Stefano Gaudenzi Alfonsine Capogruppo PDL Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Fanny Bonsi Govoni Faenza, Vincenzo Tini Faenza, Riccardo Minardi Faenza, Stefano Foschini Cotignola Coordinamento provinciale PDL, Sergio Bedei Cervia Coordinamento provinciale PDL
Francesca Vico Ravenna Componente Coordinamento provinciale, Gennari Luca del Coordinamento Provinciale PDL Ravenna, Primo Costa Consigliere comunale PDL Lugo, Donatella Donati Consigliere Comunale Lugo Coordinamento Provinciale PDL, Simonetta Zuffi Lugo Coordinamento Provinciale PDL
Cesare Bedeschi Lugo Consigliere comunale PDL,, Angela Scardovi Consigliere Comunale di Lugo, Alessandro Casadei Consigliere Comunale di Lugo, Vincenzo Valenti Consigliere Comunale Riolo Terme
Mario Leotti Ghigi Ravenna, Alfredo Tabanelli Lugo, Domenico Serri Lugo, Ferruccio Bagnari Bagnacavallo, Anna Bandoli Bagnacavallo, Albonetti Claudio già consigliere comunale Brisighella, Andrea Archi Faenza, Bruno Benati Faenza, Paola Cortesi Faenza, Manlio Melandri Faenza, Mario Lotti Faenza, Naldoni Edda Faenza, Cenni Enzo Faenza, Masini Anna Faenza, Arniani Anna Faenza, Iole Bedore Faenza,  Ligresti Riccardo(Giovane italia) Faenza, Tarabusi Andrea Faenza, Anna Rosa Minardi (già consigliere comunale F.I.) Castelbolognese, Marco Bertozzi (Già V.Presidente Consiglio Comunale di Ravenna) Russi, Francesconi Gheo Russi, Franco Bendandi-Russi, Teresa Cantagalli Russi
Savio Francia Russi, Tarcisio Baroncini Solarolo, Mauro Gagliardi (già consigliere comunale F.I.) Fusignano, Giuseppe Modoni Lavezzola, Giuseppe Maria Ianiello (già consigliere comunale F.I. Ravenna
Paolo Fabbri (già consigliere comunale di F.I.), Anna Claps Ravenna, Ester Meiattini Ravenna. Marcella Bubani Ravenna, Anna Braghi Ravenna, Fulvia Calderoni Ravenna, Cesare Campeol Ravenna, Giorgio LubasciK Ravenna, Renata Bellettini Ravenna, Gualdi Eleonora Ravenna, Lucci Gigliola Ravenna, Maria Bezzi S.Pietro in Vincoli Ravenna, Marangoni Giulia Ravenna, Daniela Lombardi Ravenna, Cesarino Lama (già consigliere comunale FI) Casola Val Senio, Olimpio Pasi Alfonsine, Gianfranco Ronchi S.Agata sul Santerno, Emilio Deckelman Massa Lombarda

Silvio Berlusconi è stato il catalizzatore di tutte le istanze di rinnovamento e di liberazione della nostra società, che avevano sempre trovato fieri oppositori nei conservatorismi confliggenti ma convergenti della tradizione cattolica e comunista. Quando poi le due chiese si sono unite non ci sarebbe stato nulla da fare; l’unica opposizione a ciò sono stati i valori, le idee ed i programmi sostenuti da Forza Italia, come movimento politico che metteva in campo Berlusconi. I giovani si riconoscevano nell’idea di rinnovamento, svecchiamento e modernità che passava dalle tasse, alla scuola, al lavoro e l’impresa, alla valorizzazione del merito, all’autonomia della famiglia e dell’individuo, all’impegno ad aumentare la ricchezza e non a spartire meglio la miseria. Tant’è che Forza Italia era accreditata di un di un gradimento fra i giovani quasi doppio di quello dell’allora PDS. Per non parlare dell’universo femminile, sempre affascinato dal nuovo, che si recava in massa alle urne per votarci. Per noi, che siamo sostenitori di Berlusconi e informiamo la nostra azione politica allo spirito originario di Forza Italia, le indicazioni di Silvio Berlusconi sono più che sufficienti per mobilitarci a Ravenna ed in Romagna per rilanciare i valori del 1994 in occasione di tutte le scadenze politiche ed elettorali. E’ per questo che raccogliendo l’esigenza di tanti amici che non si arrendono alla consunzione della cattiva politica ed all’antipolitica dilagante promoviamo intorno ad un Manifesto-appello il “Comitato Azzurri del ’94 con Berlusconi” aperto a tutti gli elettori di centro-destra che vorranno aderirvi per rilanciare in azioni concrete i principi liberali e di economia sociale di mercato su cui è stata fondata Forza Italia. Vale la pena ricordare che tali principi non avevano trovato, prima del 1994, nessun interprete autorevole nel nostro Paese, non certo perché mancassero delle personalità di impronta e formazione liberale. Era però assente in Italia la volontà di determinare la rottura delle ideologie ottocentesche e far emergere con forza e chiarezza una necessità di modernizzazione della società e del dibattito politico. Il tutto a svantaggio della qualità complessiva dell’azione di governo e del confronto politico. La Prima Repubblica, pur con tutti suoi difetti originari e gli errori che sono stati commessi, seppe comunque esprimere donne e uomini politici degni di sedere in Parlamento e rappresentare il Popolo italiano, ma questi ad un certo punto non furono in grado di interpretare il vento del cambiamento. Quel cambiamento che Berlusconi, a differenza di altri, fece proprio e che, dopo la nascita di Forza Italia, fu un punto di riferimento per tantissimi elettori italiani. Il manifesto appello Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi non è un iniziativa del PDL e va al di là dei confini del Pdl è naturalmente aperto a tutti gli elettori del centro-destra. Ci rivolgiamo ai  tanti amici che ci hanno chiesto se per aderire bisogna essere stati in Forza Italia precisando che basta condividere lo spirito, i principi e le idee che hanno caratterizzato la politica di Silvio Berlusconi, di Forza Italia e del centrodestra. In questo quadro il centro destra deve fare la sua parte rinnovandosi a tutti i livelli, anche al punto di cambiare nome e simbolo. A fronte della coalizione già formata delle varie forze di sinistra è necessario marcare le ragioni dell’alternativa programmatica, politica, di valori, alla sinistra e ad un certo establishment amministrativo del tutto conservatore, perché le contraddizioni intrinseche allo schieramento di centro-sinistra sono profondissime e già visibili oggi ad occhio nudo e quindi esse possono anche esplodere in tempi imprevedibili. Una accuratissima e calzante analisi sulla riforma dell’architettura istituzionale offre l’irripetibile occasione dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica nel 2013 e spazi alle nuove proposte sull’economia, che non sono certo quelle recessive di Monti, nel quadro europeo ed internazionale. Il nostro impegno vuole essere un punto di riferimento per chi sa coniugare il rinnovamento con l’antico cuore ( che non significa affatto nostalgia) di proposte e programmi politici concreti e capaci di generare ripresa e sviluppo. Rilanciamo i nostri valori ed i nostri programmi che sono incompatibili con l’azione del Governo Monti nella speranza che il nostro elettorato valuti come la politica di Berlusconi sia l’unica risposta ad una crisi senza fine, ad un Paese bloccato che non lavora più, dove Il tasso di disoccupazione continua ad aumentare ed è oggi pari al 10,8% e crescerà ancora nel 2013, dove sono stati persi 62 mila unità di lavoro in un solo mese e 554 mila unità in 12 mesi (+24,9%). Un Paese dove per il 2012 si prevede una riduzione del Pil italiano pari al 2,3%, mentre nell’area Euro e nel mondo si registreranno valori positivi. Un governo delle sinistre provocherebbe una ulteriore insopportabile penalizzazione delle famiglie e delle imprese. Per questo è necessario diminuire drasticamente la pressione fiscale ed abolire l’IMU invertendo la disastrosa e dannosa politica recessiva del Governo Monti.

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