Il
presidente degli Stati Uniti si porta a casa circa 285mila euro all’anno, i manager
dell’utility bolognese lo doppiano o quasi. Spulciando tra gli stipendi del
2011, spicca che il presidente di Hera
Tomaso Tommasi di Vignano ha percepito 350mila euro di compenso fisso, 117mila
euro alla voce “bonus e altri incentivi”, 6mila euro di “benefici non monetari”
e 2mila alla voce “altri compensi”: in totale 475mila euro. L’amministratore
delegato Maurizio Chiarini ha oltrepassato di 18mila euro il mezzo milione. di
euro. Per entrambi, insomma, si superano i 40mila euro al mese. I 18
consiglieri di Hera, ancora secondo i numeri del 2011, sono costati 2,3 milioni
di euro complessivamente.
Quanto
guadagnano i manager di Hera? La domanda è
ricorrente in queste settimane, riportata d'attualità dopo il dibattito che è
ruotato attorno alla fusione tra la multiutility emiliano-romagnola e la sua
omologa Acegas (che gestisce i servizi a Padova e Trieste), osteggiata dal
consiglio comunale di Rimini e da quello di Forlì. La risposta è che non se la
passano per niente male, almeno stando ai compensi del 2011. Il presidente,
Tomaso Tommasi di Vignano (classe 1947) manager di lungo corso con
trascorsi in Sip, Telecom Italia e anche una esperienza come amministratore
delegato proprio di Acegas, dal 1999 al 2002. Oggi, da presidente di Hera (che
ha inglobato Acegas) percepisce un compenso di 350mila euro annui per la
carica, a cui si aggiungono 117.600 euro per bonus e altri incentivi, 6.046
euro di benefici non monetari e altri compensi per 2.190 euro. In totale fanno 475.836 euro. L'Amministratore
delegato di Hera spa, nel 2011 ha percepito 518.133 euro. Si tratta di
Maurizio Chiarini (classe 1950), ferrarese, dirigente cooperativo, per dodici
anni - dal 1983 al 1995 - assessore al Bilancio e Aziende municipalizzate del
Comune di Ferrara. Poi manager di aziende pubbliche fino all'approdo in Hera
nel 2005, anno in cui assume la carica di amministratore delegato del gruppo.
Percepisce 353mila euro per la carica, 119mila euro di bonus e incentivi, 8mila
euro di benefici non
monetari
e 37.750 euro di altri compensi. Nel suo curriculum figurano inoltre le
cariche di Vice Presidente Federutility, Vice Presidente di Aimag s.p.a. e
Presidente di Impronta Etica.
Consiglio
di Amministrazione
Gli
altri consiglieri di amministrazione prendono compensi molto più bassi ma
comunque di tutto rispetto. Il vice presidente Giorgio Razzoli
(reggiano), nel 2011 ha ottenuto compensi per 112mila euro. Mara Bernardini
(modenese) 83.333 euro Filippo Brandolini (ravennate) 88.658 euro
Luigi
Castagna (bolognese, ex assessore provinciale) 84.786 euro; Piergiuseppe
Dolcini (forlivese, presidente della Fondazione Carisp e presidente di Hera
Luce) 77.880 euro: Roberto Sacchetti (cesenate) ex dirigente di aziende
pubbliche) 88.421 euro: Bruno Tani (riminese) ex amm. delegato di Sgr reti spa)
75.000 euro: Nicodemo Montanari (imolese) curriculum assente sul sito) 55.188
euro; Valeriano Fantini (riminese) dirigente di aziende pubbliche) 50.000 euro;
Rosella Saoncella (bolognese) dirigente di cooperative) 50.280 euro; Mauro Roda
(bolognese) ex presidente del Quartiere San Vitale) 50.495 euro; Luca Mandrioli
(modenese) esperto contabile) 50.338 euro; Fabio Giuliani
(ferrarese) commercialista) 50.462 euro; Enrico Giovannetti, professore
università Modena-Reggio) 50.719 euro; Marco Cammelli, presidente Fondazione
del Monte) 51.070 euro; Giancarlo Tonelli, Direttore generale Ascom Bologna)
50.477 euro; Revisori dei Conti: Il presidente è Sergio Santi, che è
anche presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, e che percepisce
(solo per l'incarico di presidente dei revisori di Hera) 122.160 euro
l'anno. Antonio Venturini (commercialista ravennate) e Elis Dall'Olio
(bolognese) percepiscono ciascuno 80mila euro l'anno per la funzione svolta
(nel 2011
Direttori
Generali: Hera ha due direttori generali.
Uno è Roberto Barilli (direttore generale operations) che nel 2011 ha
percepisco complessivamente 422.234 euro. Circa 3mila euro in più dell'altro
direttore, Stefano Venier (Direttore generale sviluppo e mercato) che ha
percepito 419.388 euro. Infine, sempre dal sito di Hera si legge
che "sono stati complessivamente 422 i quadri ed i dirigenti che nel 2011
hanno percepito un premio. A questi si aggiungono 233 impiegati direttivi che
nel 2011 hanno ricevuto un riconoscimento incentivante nelle forme previste
dalle politiche meritocratiche del Gruppo: incremento retributivo di merito o
premio una tantum".
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