mercoledì 14 ottobre 2015

ECONOMIA E OCCUPAZIONE IN AFFANNO.


RAVENNA NON È L’ISOLA FELICE CHE SI VUOLE DIPINGERE
Nonostante i proclami positivi del governo Renzi, a cominciare dal dato riferito all’economia considerata, ormai, uscita dalla recessione, dal Pil che potrebbe crescere più delle previsioni, dalla graduale ripresa e aumento dei consumi, dagli effetti della jobs act sull’occupazione,  gli indicatori di Ravenna evidenziano ancora una sofferenza considerevole. L’analisi dell’ Amministrazione provinciale di introduzione al bilancio, i dati recentissimi di Confesercenti e la nota del direttore dell’ associazione artigiana di Ravenna, Cna,   fa emergere a chiare lettere la criticità dell’andamento dell’economia e dell’occupazione con una variazione tendenziale negativa riferita agli  occupati rispetto all’anno precedente. Come  rileva l’ente di piazza Caduti,  “la crisi e la difficoltà a trovare   finanziamenti, continuano a frenare l’avvio di nuove attività, facendo registrare a tutt’oggi un’importante flessione del settore produttivo un po’ in tutti gli ambiti”.  Nei primi mesi del 2015  è  indicativo il dato riguardante la concessione  erogata attraverso Unifidi con il 33,30% in meno rispetto al semestre dell’anno precedente. Ma non è certo più tenera la Confesercenti le cui riflessioni fanno riferimento ai tanti locali sfitti dopo la chiusura dell’azienda che vi operava oltre alle migliaia di saracinesche  abbassate dovute agli effetti della crisi e  alle liberalizzazioni nonché agli affitti sempre più




elevati. Ma se la Confesercenti piange, la Cna certo non ride. Le imprese artigiane, infatti,  rispetto all’anno scorso  fanno registrare un decremento del 2,15%  e solamente nella nostra provincia il calo è di ben 272 imprese  in meno. Se poi  si analizzano i dati dell’occupazione dei vari comparti economici,  questi sono quasi tutti contrassegnati dal segno meno con numeri importanti, come, ad esempio, quello dei trasporti con – 6,53%, del settore acconciature  con meno 2,59% e quello dell’estetica -1,47 %. Questi brevi richiami fanno emergere  una realtà diversa da quella dipinta dal governo: Ravenna, insomma, non è l’isola felice che si vuole ostinatamente dipingere. Soprattutto sul versante occupazionale,       la situazione locale  è sicuramente   critica e, oltretutto, non si colgono iniziative e azioni concrete volte al rilancio.



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