giovedì 22 ottobre 2015

CAOS MANOVRA


Sono passati sei giorni dalla scadenza dei termini previsti dal semestre europeo per l’invio della Legge di Stabilità a Bruxelles, ma il testo della manovra non è ancora arrivato in Parlamento. Ennesimo impegno non mantenuto da Matteo Renzi. Per dirla in maniera andreottiana, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Per questo, che nessuno se ne abbia a male, chiediamo al Mef tutto il carteggio con l’Europa (tabelle comprese) da poter confrontare con quanto verrà consegnato (speriamo presto) alle Camere. Giusto per essere sicuri che non ci siano omissioni/discrepanze tra le due versioni.
I rumors non sono rassicuranti… – Per adesso, i rumors e le bozze che il governo fa girare non sono per niente rassicuranti. Infrange le regole Renzi, aumenta il deficit e aumenta il debito pubblico, il tutto incurante della congiuntura internazionale instabile e che volge al peggio. Altro che riduzione delle tasse, altro che segno più, altro che risanamento, altro che crescita, altro che fiducia. Renzi sta preparando il terreno per una nuova, grave e gravosa stretta di bilancio, che ci arriverà tra capo e collo tra il 2017 e il 2018. E saranno guai.




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