Coordinatore
del Pdl, Sandro Bondi. Constato semplicemente che il governo, nel campo della
scuola e della cultura, persevera
secondo le antiche abitudini dell'aumento
della spesa pubblica ricorrendo a nuove tasse e abbandonando
sostanzialmente la strada delle riforme. Oltretutto, lo stanziamento di ben 75 milioni di euro a favore delle
fondazioni liriche, con un occhio di favore alla città di Matteo Renzi, delinea un approccio statalista e assistenzialista
che il governo Berlusconi aveva
giustamente ostacolato e scoraggiato a favore di riforme autenticamente
liberali e riformiste. Il mio voto, perciò, senza impegnare in nessun modo il
mio partito, non potrà essere a favore del decreto sulla cultura e anche sui
provvedimenti riguardanti la scuola valuterò scrupolosamente se essi sono
compatibili con l'obiettivo di un autentico rinnovamento della scuola
italiana''. coordinatore del Pdl, Sandro Bondi.
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