- Cari Amici, la stabilità di governo è un bene se si
nutre di due cose: un governo capace di lavorare bene e una maggioranza
unita sulle cose da fare e fondata sul rispetto reciproco.
Invece nelle ultime settimane abbiamo avuto un governo capace solo di rinviare, di proporre il blocco dell'Iva aumentando altre tasse, di tagliare l'Imu solo a metà per ricattare il Pdl e costringerlo a stare al governo, un governo prono rispetto ai diktat dei burocrati dell'Unione europea. - Abbiamo avuto il
nostro maggior alleato, il PD, che si vergogna di stare in un governo
"contro natura" e che per bocca di tutti i suoi esponenti di
vertice annuncia l'intenzione di buttare fuori dal Parlamento il leader
del partito alleato, violando la Costituzione. In questo modo assecondano
gli istinti della loro base, nutrita da venti anni nell'odio contro di me
e pensano di chiudere una partita che dura dal 1994.
- Abbiamo pazientemente
offerto soluzioni a ogni livello istituzionale per evitare di fare
precipitare la situazione. Non ci hanno voluto ascoltare.
- Per questo ho deciso
di chiedere ai ministri PDL di dare le proprie dimissioni. So bene che è
una scelta dura e impopolare. Ho previsto tutte le accuse che mi stanno
rovesciando addosso in queste ore e anche lo sconcerto di parte del nostro
elettorato, preoccupato giustamente della situazione economica e sociale.
- A loro dico di non
credere a coloro che da vent'anni hanno bloccato le nostre riforme per
cercare di eliminarmi dalla scena politica. Sono gli stessi che oggi mi
dicono di non anteporre me stesso al bene dell'Italia. Ciò non è mai stato
in discussione per me e per la mia forza politica, in tutti questi anni.
- Noi siamo quelli che
negli anni Novanta hanno salvato i governi della sinistra quando non
avevano maggioranza sulla politica estera. Noi siamo quelli che hanno
voluto Monti, Bonino, Prodi in posizioni di vertice in Europa, perché
italiani. Noi siamo quelli che non abbiamo mai lavorato all'estero contro
il governo italiano quando eravamo all'opposizione. Noi siamo quelli che
due anni fa hanno votato contro l'arresto di un senatore del PD, nello
stesso giorno in cui loro votavano per far arrestare un nostro deputato,
che fu peraltro scarcerato dopo alcune settimane. Noi siamo quelli che
hanno voluto il governo Monti e il governo Letta, sperando potesse essere
un governo di riforme e di pacificazione.
- So e sappiamo
distinguere il reale interesse dei cittadini. Per questo motivo, se il
governo proporrà una legge di stabilità realmente utile all'Italia, noi la
voteremo. Se bloccheranno l'aumento dell'Iva senza aumentare altre tasse
noi lo voteremo. Se, come si sono impegnati a fare, taglieranno anche la
seconda rata Imu, noi voteremo favorevolmente. Noi ci siamo e ci saremo su
tutte le altre misure utili, come il rifinanziamento della cassa
integrazione, delle missioni internazionali, il taglio del cuneo fiscale.
- A chi mi chiede di
farmi da parte e accettare con cristiana rassegnazione la mia sorte
giudiziaria, presente e futura, dico con la mia consueta chiarezza che lo
farei senza esitazione, se ciò fosse utile al Paese, se il mio sacrificio
significasse una svolta positiva nei rapporti tra politica e
"giustizia".
- Invece
per come si sono messe le cose darei semplicemente il mio avallo a una
situazione di democrazia dimezzata, dove non il popolo ma i magistrati
politicizzati decidono chi deve governare, dove i governi sono fatti dai
giornali-partito e dalle gazzette delle procure e le leggi riscritte a
colpi di sentenze.Non sono sceso in campo per questo; non ho messo a
repentaglio una vita di lavoro, di successi e di sacrifici per lasciare in
queste condizioni il mio Paese.
- Per questo ritengo mio
dovere continuare a restare in campo, per offrire una alternativa ai
poteri non democratici - perchè non eletti dal popolo - che loro sì
irresponsabilmente vogliono mettere in ginocchio il nostro Paese.
lunedì 30 settembre 2013
NON LASCIO IL PAESE IN QUESTE CONDIZIONI
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