sabato 28 settembre 2013

PAROLE CHIAVE


Smemorati e sordi – Nessun giornale, nessun politico che ricordi una piccolissima gigantesca verità. Il primo a lanciare in epoca recente il tema delle dimissioni come arma politica, in caso di "sordità" tra le parti politiche, è stato Napolitano. Era il 22 aprile scorso. Tutti applaudirono. Chi oggi è sordo alle richieste di giustizia?
Aventino – Balle. I nostri parlamentari non sono saliti dall'Aventino. Lavorano, lottano. Più presenti che mai a far valere le ragioni della giustizia e della democrazia. E se saranno negate, mollano la sedia, non si ritirano a meditare sull'Aventino.
Jo Condor – Enrico Letta ha negato di essere l'uccello tonto dei caroselli di una volta. Sicuro? E allora perché si ostina a confondere l'atto delle dimissioni dei parlamentari - posto contro la rottura delle larghe intese che si sta verificando sulla decadenza di Berlusconi - con la crisi di governo? Ripetiamo: ad aprire la crisi di governo sono coloro che spezzano la grande coalizione e creano una nuova meschina maggioranza contro Berlusconi.
Magliari – Il termine è forte. Ma rischiamo, come Paese, come sistema Italia, di fare la figura dei magliari, dei mercanti inaffidabili, se rimettiamo in auge la "golden share". Si continua giustamente a invocare l'ingresso di capitali stranieri, a lamentare che non siamo appetibili per investimenti internazionali, e poi ci inventiamo un trucco da venditore di vasetti al luna park.
Sondaggi – La guerra infame e anticostituzionale contro Berlusconi, la sua reazione ferma e insieme pacifica, consolidano il vantaggio del centrodestra in caso di elezioni. Siamo avanti più di due punti percentuali. Lo sappiamo però che per vincere, contro i maestri del trucco nei seggi elettorali, occorre un margine maggiore e una puntuale presenza ai seggi. Attrezziamoci.
Coronel – In Sudamerica sono i colonnelli golpisti. Ezio Mauro e Santoro in uniforme da parata boliviana.

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