Smemorati
e sordi – Nessun giornale,
nessun politico che ricordi una piccolissima gigantesca verità. Il primo a
lanciare in epoca recente il tema delle dimissioni come arma politica, in caso
di "sordità" tra le parti politiche, è stato Napolitano. Era il 22
aprile scorso. Tutti applaudirono. Chi oggi è sordo alle richieste di
giustizia?
Aventino
– Balle. I nostri parlamentari non sono saliti
dall'Aventino. Lavorano, lottano. Più presenti che mai a far valere le ragioni
della giustizia e della democrazia. E se saranno negate, mollano la sedia, non
si ritirano a meditare sull'Aventino.
Jo
Condor – Enrico Letta ha negato di essere l'uccello tonto dei
caroselli di una volta. Sicuro? E allora perché si ostina a confondere l'atto
delle dimissioni dei parlamentari - posto contro la rottura delle larghe intese
che si sta verificando sulla decadenza di Berlusconi - con la crisi di governo?
Ripetiamo: ad aprire la crisi di governo sono coloro che spezzano la grande
coalizione e creano una nuova meschina maggioranza contro Berlusconi.
Magliari
– Il termine è forte. Ma rischiamo, come Paese, come
sistema Italia, di fare la figura dei magliari, dei mercanti inaffidabili, se
rimettiamo in auge la "golden share". Si continua giustamente a invocare
l'ingresso di capitali stranieri, a lamentare che non siamo appetibili per
investimenti internazionali, e poi ci inventiamo un trucco da venditore di vasetti
al luna park.
Sondaggi
– La guerra infame e anticostituzionale contro
Berlusconi, la sua reazione ferma e insieme pacifica, consolidano il vantaggio
del centrodestra in caso di elezioni. Siamo avanti più di due punti percentuali.
Lo sappiamo però che per vincere, contro i maestri del trucco nei seggi
elettorali, occorre un margine maggiore e una puntuale presenza ai seggi.
Attrezziamoci.
Coronel –
In Sudamerica sono i colonnelli golpisti. Ezio Mauro e Santoro in uniforme da
parata boliviana.
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