DOBBIAMO DIFENDERE IN TUTTI I MODI IL
NOSTRO PRESIDENTE, CONTRO LA SINISTRA CHE VUOLE FARCI CAMBIARE IL NOSTRO CAV.
pENSINO A CASA LORO!
"Sono
sicuro che mi arresteranno". Silvio
Berlusconi avrebbe confidato il fosco presagio ai gruppi
parlamentari del Pdl che
si sono riuniti questa sera a Montecitorio. L'occasione è di quelle
fondamentali: gli azzurri hanno deciso la strategia da tenere con il governo
Letta e le voci filtrate nel tardo pomeriggio, con l'ipotesi di dimissioni in massa (e conseguente, pressoché
automatica sfiducia all'esecutivo), sono state confermate dal vertice romano.
Il nodo, naturalmente, è quello sul tavolo da qualche mese: la decadenza
dell'ex premier. Dopo l'ultimo voto in Giunta (a inizio ottobre) in Senato si
voterà a metà ottobre. E a questo proposito, come detto, il Cav è decisamente
pessimista. Tuttavia, con i suoi, ha ancora la forza di scherzare: "Il mio
epitaffio? Me lo suggerì mia madre: Fu
un uomo buono e giusto". Resta l'amarezza di questi "55
giorni di passione, i più brutti della mia vita. Ho perso 11 chili, un chilo
per ogni anno di galera che mi vorrebbero far fare. Se sarò in campo, sarò in
forma. Il Cav all'attacco: "A sinistra c'è il tripudio perché credono
di avermi eliminato, ma si illudono". Si susseguono i vertici a Palazzo
Grazioli. Parlamentari di Forza Italia e della Lega Nord pronti a dimettersi in
massa qualora la Giunta per le elezioni dovesse votare la decadenza. Forza
Italia passa al contrattacco e si prepara a respingere l'assalto della sinistra
giustizialista che punta a far fuori Silvio
Berlusconi votando la sua decadenza da senatore.
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