Invaso a Brisighella.
Supera i 30 milioni di euro l'importo approvato
dal Consiglio d'Amministrazione del Consorzio di Bonifica della Romagna
Occidentale nel Bilancio di previsione per l'attività di gestione
dell'esercizio 2014, che programma la gestione ordinaria dell'ente, gli
interventi di manutenzione e la realizzazione di nuove opere finalizzate alla
difesa idrogeologica del territorio e all'efficiente distribuzione delle
risorse idriche. Oltre metà dell'intero esercizio (16,8 milioni di euro) è
costituito da nuove opere e manutenzioni straordinarie che saranno realizzate
dal Consorzio grazie a finanziamenti del Ministero delle Politiche Agricole,
della Regione e di altri enti pubblici. «L'approvazione del Bilancio è stata
anche l'occasione per il Consorzio per fare il punto della situazione sullo
stato di realizzazione dei progetti strategici - L'attività svolta dal Consorzio nel Distretto montano è stata
come sempre ispirata al mantenimento della consolidata presenza dell'ente nel
territorio e ha riguardato un'intensa e articolata attività di progettazione
nel 2013, che troverà compimento con la realizzazione di importanti lavori nel
2014. I progetti hanno riguardato opere di
sistemazione idraulico-forestale, opere irrigue, strade e acquedotti rurali,
manutenzione di opere pubbliche di bonifica e opere infrastrutturali che sono
ora in fase di realizzazione per un importo di oltre 7 milioni di euro. «Pur
riconoscendo con orgoglio che tutta la consistente mole di lavoro è stata resa
possibile dalla potenzialità operativa dell'ente - prosegue Asioli - si
ribadisce che è quanto mai auspicabile una rapida definizione del ruolo del
Consorzio di Bonifica nel territorio montano, sia da parte della Regione
Emilia-Romagna che della Regione Toscana, per consentire di decidere se
adeguare o meno la struttura operativa alle crescenti richieste di
collaborazione che vengono avanzate, mantenendo inalterata la consolidata
presenza sul territorio, testimoniata dalla stima e fiducia delle istituzioni e
degli stessi consorziati nei confronti dell'ente.» «La riduzione del rischio
idrogeologico è possibile solo se il Governo italiano interviene per eliminare
per tale settore i vincoli del patto di stabilità e se si sanno cogliere le
opportunità offerte dalle risorse europee della programmazione di sviluppo
rurale» aggiunge Asioli, riprendendo quanto affermato dal presidente dell'Anbi
Massimo Gargano in apertura dell'undicesima Conferenza Organizzativa
dell'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni che si è conclusa pochi
giorni fa a Venezia. «L'inverno ormai alle spalle - conclude Asioli - ha posto
con forza il tema del dissesto del territorio, incrementato da piovosità
eccezionali, conseguenza dei cambiamenti climatici. E ha confermato quanto sia
importante l'impegno dei Consorzi di bonifica Ci uniamo perciò alla richiesta
del presidente dell'Anbi Gargano, affinché le Amministrazioni territoriali
facciano proprio il Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico elaborato
dai Consorzi di bonifica, una risposta concreta, frutto dell'esperienza unica
maturata sul territorio».
Nessun commento:
Posta un commento