Negli
ultimi due giorni sono arrivato più di duemila clandestini dalle coste
africane. E tanti altri potrebbero arrivarne nelle prossime ore impegnando al
cento per cento le navi della Marina Militare impegnate nel dispositivo
interforze "Mare Nostrum",
in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di Porto e con tre navi
mercantili. Un’operazione che, a detta del capo di Stato maggiore della
Difesa Luigi Binelli Mantelli, ha ormai esaurito i finanziamenti straordinari e opera
solo grazie al bilancio ordinario della Forza armata. È un lavoro incessante.
Non appena il brutto tempo ha lasciato il Sud Italia, i barconi provenienti dal
Nord Africa hanno
ripreso a solcare il Mar Mediterraneo. Uno dopo l'altro, puntano le coste della
Sicilia e della Calabrai per avere uno sbocco sull'Europa. Dal Sud al Nord
Italia il passo è breve e l'ondata sempre più ingente. Ai 596 migranti salvati
dalla fregata Grecale e dalla corvetta Sfinge il 17 marzo, e in arrivo questa
mattina nel porto di Augusta, si sono aggiunti gli interventi effettuati dalla
nave anfibia San Giusto, dalla fregata Euro e dal pattugliatore Cigala Fulgosi
della Marina Militare in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di
Porto 302 e 315. Sono state messe in mare anche tre unità mercantili dirottate
dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto. In Calabria una nave a
vela è stata intercettata dalla Guardia di finanza a 28 miglia da
Capo Spartivento.
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