Per reagire alla crisi attuale
dell’economia italiana, Daniele Capezzone, nel libro “Per la rivincita –
Software liberale per tornare in partita”, propone una manovra-choc (politica
economica della libertà): 40 miliardi di tasse in meno in 2 anni, e
12 nei successivi 3, definendo tre grandi aree di intervento
(imprese/lavoro, consumi, casa), coperti con vere operazioni di attacco alla
spesa pubblica eccessiva e improduttiva.
I TAGLI FISCALI
a) Per le imprese:
• Dimezzamento dell’Irap. Costo:
24 miliardi nei primi 2 anni
• Riduzione dell’aliquota Ires dal
27,5 al 23% nei successivi 3 anni. Costo: 6 miliardi nei successivi 3
anni
b) Per i lavoratori:
• 10 miliardi di tasse in meno
sul lavoro. Costo: 10 miliardi in 5 anni
c) Per i consumatori e le
famiglie:
• Iva giù di 2 punti (al 20%) in
2 anni. Costo: 8 miliardi
• Abolizione della tassazione
sulla prima casa. Costo: 4 miliardi.
LE COPERTURE = totale 45 miliardi
a) Tagli alla spesa pubblica
corrente: almeno 16 miliardi
b) Taglio trasferimenti alle
imprese: 6 miliardi
c) Taglio agevolazioni fiscali:
10 miliardi
d) Taglio regimi Iva agevolati: 8
miliardi
e) Minore costo del debito
pubblico: 5 miliardi (dal piano di dismissioni da 140/150 miliardi)
Nessun commento:
Posta un commento