sabato 3 gennaio 2015

CONTINUA L’ILLEGALITA’


            Premesso che dalle cronache quotidiane risulta che sia stato denunciato per rapina un giovane Rom di 22 anni che sarebbe da oltre un anno accampato alla Paradiso aiutato e sostenuto dal Parroco e dall’associazione G23; al momento del suo arrivo a Faenza detto soggetto con la famiglia non aveva i documenti in regola non avendo il permesso di soggiorno; in diverse sedute della commissione V alla presenza del Comandante della Polizia Municipale ed in Consiglio comunale è stato sostenuto pubblicamente che quell’accampamento presso la Chiesa del Paradiso vista la durata e l’allacciamento perdurante poteva configurare un abuso edilizio; “Il DPR del 6 giugno 2001 n. 380 all’art. 3 comma 1 lettera “E” n. 5 prevede che sono considerati interventi edilizi (e, in quanto tali, richiedono il titolo edilizio abilitativo) “l’installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee ancorché siano installati, con temporaneo ancoraggio al suolo, all’interno di strutture ricettive all’aperto, in conformità alla normativa regionale di settore, per la sosta ed il soggiorno di turisti..”
….”l’opera difforme, qualora non venga rimossa o demolita entro novanta giorni dall’avvenuta notificazione dell’ingiunzione, viene acquisita ipso iure dall’Amministrazione, per poi essere successivamente demolita a spese dei fautori dell’abuso medesimo, fermo restando l’attribuzione, al dirigente o ad altro funzionario comunale, della vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia svolta sul territorio di competenza, al fine di “assicurarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi” (art. 33 D.P.R. 380/2001)”. Interroga il Sindaco e la Giunta Se il soggetto in questione ha ottenuto la residenza nel Comune di Faenza e del caso quando è stata rilasciata; quali mezzi di sostentamento aveva o ha a disposizione il soggetto in questione per mantenere se stesso e la sua famiglia;  se risulta che oltre a precedenti penali per danni al patrimonio il ragazzo avrebbe anche precedenti penali per spaccio di droga; se la Polizia Municipale ha contestato la presenza dell’abuso edilizio e nel caso non fosse stato fatto per quali motivi e con quali giustificazioni e del caso se tale mancata attivazione possa configurare il reato al art.361 codice penale; se non ritenga che questa situazione vada riportata nell’ambito della legalità quanto prima. Raffaella Ridolfi

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