Premesso che dalle
cronache quotidiane risulta che sia stato denunciato per rapina un giovane Rom
di 22 anni che sarebbe da oltre un anno accampato alla Paradiso aiutato e
sostenuto dal Parroco e dall’associazione G23; al momento del suo arrivo a
Faenza detto soggetto con la famiglia non aveva i documenti in regola non
avendo il permesso di soggiorno; in diverse sedute della commissione V alla
presenza del Comandante della Polizia Municipale ed in Consiglio comunale è
stato sostenuto pubblicamente che quell’accampamento presso la Chiesa del Paradiso
vista la durata e l’allacciamento perdurante poteva configurare un abuso
edilizio; “Il DPR del 6 giugno 2001 n. 380 all’art. 3 comma 1 lettera “E” n. 5 prevede
che sono considerati interventi edilizi (e, in quanto tali, richiedono il
titolo edilizio abilitativo) “l’installazione
di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere,
quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come
abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che
non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee ancorché siano
installati, con temporaneo ancoraggio al suolo, all’interno di strutture
ricettive all’aperto, in conformità alla normativa regionale di settore, per la
sosta ed il soggiorno di turisti..”
….”l’opera
difforme, qualora non venga rimossa o demolita entro novanta giorni
dall’avvenuta notificazione dell’ingiunzione, viene acquisita ipso iure
dall’Amministrazione, per poi essere successivamente demolita a spese dei
fautori dell’abuso medesimo, fermo restando l’attribuzione, al dirigente o ad
altro funzionario comunale, della vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia
svolta sul territorio di competenza, al fine di “assicurarne la rispondenza
alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti
urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi” (art. 33
D.P.R. 380/2001)”. Interroga
il Sindaco e la Giunta Se il soggetto in questione ha ottenuto
la residenza nel Comune di Faenza e del caso quando è stata rilasciata; quali
mezzi di sostentamento aveva o ha a disposizione il soggetto in questione per
mantenere se stesso e la sua famiglia;
se risulta che oltre a precedenti penali per danni al patrimonio il
ragazzo avrebbe anche precedenti penali per spaccio di droga; se la Polizia
Municipale ha contestato la presenza dell’abuso edilizio e nel caso non fosse
stato fatto per quali motivi e con quali giustificazioni e del caso se tale
mancata attivazione possa configurare il reato al art.361 codice penale; se non
ritenga che questa situazione vada riportata nell’ambito della legalità quanto
prima. Raffaella Ridolfi
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