INTERESSANTE IL COMMENTO
DELL’ASSESSORE VALENTI SU BERLUSCONI
L'assessore: «Misure abnormi per
chi, come noi, ha già tagliato»
«Parliamo della chiusura del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 e della
gestione del nuovo Piano 2014-2020 – scrivono – Un piano, quello appena chiuso,
che ha permesso di liquidare alle aziende agricole ravennati 84 milioni di euro per circa 10mila domande
di aiuto e, attraverso la gestione del rilascio del carburante agricolo
agevolato, che annualmente autorizza il prelievo a circa 6mila aziende per un
totale di 46 milioni di litri di carburante, determinare uno sgravio fiscale di
15 milioni di euro. Il nuovo piano, invece, prevede l'erogazione di contributi
dall'Unione Europea».
Tra i servizi offerti dal
settore vi sono poi le liquidazioni di 5
milioni di euro all’anno a favore della riconversione dei vigneti,
obbligatorie per legge per le oltre 6mila aziende vitivinicole ravennati, e gli
ulteriori 5 milioni erogati nel 2014 a quei produttori che, per la crisi del
mercato, sono stati obbligati a ritirare i prodotti invenduti per destinarli a
mercati benefici.
Accanto ai timori per il
futuro di questi servizi, c’è inoltre la preoccupazione per il proprio posto di
lavoro: «A oggi non sappiamo cosa ci aspetta. I cittadini rischiano di vedere
scomparse alcune funzioni e noi rischiamo di non essere pagati. Si pensa sempre
che quando il Governo apporta dei tagli sia una scelta esclusivamente positiva,
ma in pochi sanno cosa realmente comporti, in questo caso, l'abolizione delle
Province».
L'assessore. «Abnorme» è il termine che utilizza
l’assessore al Personale Paolo Valenti per definire la richiesta di risorse (10
milioni di euro, vedi articoli correlati) da parte del Governo alle Province
che di fatto renderà impossibile o quasi garantire i servizi e chiudere i
bilanci in pareggio, anche ammesso che metà del personale venga effettivamente
preso in carico per quanto riguarda i costi da altri. «Il punto è che queste
persone lavorano e debbono continuare a farlo perché non c’è stata una riforma
che abbia semplicemente eliminato le loro funzioni. Queste restano tutte. Sono
solo venute meno le risorse attraverso cui venivano retribuite e garantite,
risorse del territorio che ora finiscono a Roma e che non tornano sotto altra
forma».
Valenti mette in luce alcune discordanze della legge e critica la misura
presa dal segretario nazionale nonché presidente del consiglio Matteo Renzi.
Anche se l’impressione è che se a chiedere un sacrificio simile fosse stato
Berlusconi le reazioni politiche sarebbero state ben diverse. «Mah, per la
verità tutti i rappresentanti degli enti locali, come Piero Fassino o Sergio
Chiamparino, hanno detto che la situazione non è sostenibile e hanno criticato
la misura. A livello locale stiamo ragionando e cercando anche noi di fare
pressioni con i parlamentari e in Regione. Quello che vorrei davvero che
venisse fatto e invece non è stato fatto è l’analisi delle diverse situazioni
delle diverse Province, in fondo sono cento in tutta Italia.
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