Il governo deve riportarle a casa. Ma ci
costerà milioni e così finanzieremo i terroristi. Vietiamo alle Ong di
andare in quei posti
Le due ragazze erano
simpatizzanti degli stessi gruppi islamici che le avrebbero sequestrate.
In un cartello in arabo con cui si sono fatte immortalare nel corso di una
manifestazione svoltasi in Italia si legge: «Agli eroi della Brigata dei
Martiri - Grazie dell'ospitalità - Se Allah vorrà presto Idlab sarà liberata -
E noi ci torneremo». La «Brigata dei Martiri», in arabo Liwa Shuadha, è un
gruppo di terroristi islamici il cui capo, Jamal Maarouf, ha ammesso di
collaborare con Al Qaida. Comunque sia, nel caso degli ostaggi italiani
detenuti dai terroristi islamici i riscatti si misurano in milioni di euro, per
la precisione dai 5 milioni in su
per i sequestri in Siria e Irak, «solo» un milione o poco più per i sequestri
finora verificatisi in Libia. Si stima che dal 2004 l'Italia abbia pagato
complessivamente 61 milioni di euro per
liberare Simona Pari e Simonetta Torretta, Maurizio Agliana, Umberto Cupertino
e Salvatore Stefio, Giuliana Sgrena, Clementina Cantoni, Daniele Mastrogiacomo,
Rossella Urru, Maria Sandra Mariani, Sergio Cicala e Philomene Kabouree,
Federico Motka, Domenico Quirico.
Per avere un riferimento
dell'entità della cifra da corrispondere ai terroristi islamici che detengono
le due ragazze italiane, teniamo presente che l'ultimo ostaggio italo-svizzero,
Federico Motka, sequestrato anche lui in Siria il 12 marzo 2013, è stato
rilasciato il 26 maggio scorso dietro il pagamento di un riscatto di 6 milioni
di euro. Nel video postato su YouTube Greta e Vanessa sono sostanzialmente
tranquille, recitano un copione impartito loro, i loro sguardi s'incrociano con
quelli dei carcerieri dietro la telecamera per assicurarsi di essere state
diligenti. È un video diretto a noi cittadini italiani per prepararci
psicologicamente ad abbracciare le due ragazze in cambio del pagamento di un
lauto riscatto. Sostanzialmente diverso era il video del 2005 che ci mostrò
Giuliana Sgrena disperata e in lacrime supplicando le autorità di intervenire per
il suo rilascio. Ebbene quel drammatico messaggio era diretto al governo, forse
inizialmente restio a sborsare la cifra richiesta tra i 6 e gli 8 milioni di
euro. Saremo tutti contenti di riavere vive Greta e Vanessa. Però è ora di
porre fine a queste tragiche farse il cui conto salatissimo paghiamo noi
italiani. Il governo vieti alle nostre associazioni civili di operare nelle
zone dove imperversano il terrorismo islamico o i conflitti armati. È ora
di dire basta alle sedicenti associazioni «senza scopo di lucro» che lucrano
con il denaro degli italiani, soldi pubblici e privati, per sostenere la causa
dei nemici della nostra civiltà. E poi ci tocca pure pagare ingenti
riscatti quando vengono sequestrati o si fanno sequestrare. Basta! Facebook.com/MagdiCristianoAllam
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