La scelta
del Presidente della Repubblica – Perché rappresenti davvero
l’unità della nazione e non una parte, che finora è sempre stata quella minoritaria
e di sinistra. Dopo vent’anni di Quirinale ostile al centrodestra, prevalgano i
princìpi dell’alternanza e del bilanciamento dei poteri. Una figura alta che
non sia l’ombra rossa del premier.
Bisogna cambiare tinta al Colle – Gli
ultimi vent’anni da Scalfaro, a Ciampi, a Napolitano due volte sono stati
espressioni di una sola parte politica. Un dato che fa a pugni anche e proprio
con i numeri. Nelle sei elezioni politiche, che si sono susseguite dal 1994 al
2013, la somma dei voti ottenuti dal centrodestra è di 72 milioni e 737mila
voti. Il centrosinistra invece ne ha avuti 64 milioni e 668 mila. Otto milioni
in più! 0,37 per cento – Lo 0,37 per cento dei voti con cui la
coalizione di centrosinistra ha scavalcato nel 2013 quella di centrodestra ha
determinato un premio di 148 parlamentari alla Camera (130 del Pd + 18 di Sel):
troppi e di troppo!
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