venerdì 30 gennaio 2015

LA CANDIDATURA DI MATTARELLA E’ UN ALTOLA’ AL PATTO DEL NAZARENO


 “Questa cosa è un altolà al patto del Nazareno”. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando della candidatura di Sergio Mattarella al Pd durante la riunione dei grandi elettori azzurri.
QUIRINALE: , BIANCA A QUARTO BERLUSCONISCRUTINIO, VEDIAMO SE HANNO I NUMERI
“Forza Italia voterà scheda bianca anche al quarto scrutinio. Vediamo se hanno i numeri per eleggere Mattarella da soli”.
QUIRINALE: BRUNETTA, GRANDE AMAREZZA, FORTE DISSENSO PER DECISIONE PD
"Forte dissenso, forte disappunto per la decisione del Partito democratico, del presidente Renzi, di indicare Sergio Mattarella quale candidato del Pd e della sinistra". "Questo contravviene qualsiasi convergenza che si era delineata sul piano delle riforme costituzionali e della legge elettorale.
"E’ da un anno che noi collaboriamo con Renzi alla costruzione delle riforme costituzionali e della legge elettorale. Avevamo convenuto su una candidatura condivisa, la più ampia possibile, di garanzia rispetto al futuro assetto costituzionale, ci stiamo lavorando proprio in questi giorni, in queste settimane. La decisione unilaterale di Renzi, presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico, di candidare Mattarella senza il nostro assenso, senza la nostra condivisione, evidentemente è uno strappo difficilmente sanabile". Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati
RENZI NON HA MAGGIORANZA PER FARE RIFORME E PER GOVERNARE PAESE
"E’ difficile pensare che Renzi possa chiedere i nostri voti quando gli servono per compensare la sua sinistra, come recentemente sulla legge elettorale, come ad agosto, l’8 agosto, sulla riforma costituzionale, e poi quando pensa di essere autosufficiente per ricompattare il suo partito non chiedere neanche il nostro pensiero, la nostra riflessione". "Questo non è un patto, questo è un patto leonino, come tante volte ho avuto modo di dire e di scrivere. Questo non può portare da nessuna parte, perché Renzi, ricordo, non ha la maggioranza dentro il suo partito, non ha la maggioranza nel Paese, il centrosinistra ha vinto, si fa per dire,
"Renzi ha ben tre maggioranze: una maggioranza di governo, una delle riforme e una sul Presidente della Repubblica. Ha una bulimia di maggioranze". Ha aggiunto Romani che poi, alla domanda se FI si sfilerà dalla maggioranza delle riforme spiega: "Renzi può controllare il suo partito, non può controllare la maggioranza delle riforme".

Nessun commento:

Posta un commento