Apprendiamo dal Resto del Carlino che a fine
della legislatura il Sindaco Malpezzi consegnerebbe lo sviluppo ed il futuro
della città a Hera e Caviro in gran segreto. Anche quando in commissione III ed
in Consiglio comunale si è parlato della variante di Via Convertite richiesta
da Enomondo per un intervento dichiarato assolutamente innocuo ed anzi
opportuno e ad impatto zero non si è mai accennato a progetti più grandi e
diversi in fieri. C’è stata la volontà di tenere all’oscuro il Consiglio e la
città per permettere a Caviro, che ha sempre sostenuto Malpezzi ed è uno dei
suoi main sponsor essendo collegata strettamente alla banca BCC banca della
quale Malpezzi è dipendente in aspettativa, ed Hera di realizzare un progetto
che avrà un impatto ambientale rilevante e lo si è fatto in silenzio come fece
l’ex assessore Collina, oggi Senatore, per l’affaire Gigacer. Sembra quindi una
caratteristica dei renziani doc quella di non brillare per chiarezza e
trasparenza delle informazioni e dialogo con la città.
Sulle opere di compensazione è evidente che
tecnicamente non possono essere definite tali perché non c’è ancora l’impianto
e neppure in Comune la documentazione per costruirlo ma sembra assai chiaro che
c’è stato un momento di decisione e di confronto tra Malpezzi ed Enomondo,
Caviro ed Hera, quindi sembrerebbe da quello che riporta il quotidiano che per
compensare il danno ambientale verranno erogate cifre pari alle spese sostenute
per le opere già eseguite e menzionate ed ulteriori cosette oppure ci saranno
altre opere. Sta di
fatto che il costo delle opere già sostenute o che si ipotizza si sosterranno
sono ingenti e quindi è importante anche il danno ambientale che si calerà
sulle spalle della città di Faenza e dei suoi cittadini. Avendo fatto tutto
sottobanco fino al formale deposito dei documenti in Provincia siamo
autorizzati anche a pensare che magari sottobanco si è anche già deciso chi
movimenterà tutta quella “roba salutare” che bruceranno a Faenza e a noi viene
in mente una ditta cittadina bacino di voti del PD che è in serie difficoltà
economiche; così contenti tutti! Un po’ meno chi dovrà respirare l’aria
faentina senza averci guadagnato niente. Sulla pista ciclabile di Via Canal Grande eravamo
rimasti alle poco convincenti tesi dell’assessore Zivieri sulla sicurezza
stradale, oggi invece alla luce delle nuove rivelazioni sembrerebbe
un’operazione con interessi molto diversi e se così fosse sarebbe un’operazione
veramente ipocrita e mistificatoria che dimostrerebbe il poco interesse
dell’amministrazione per i cittadini tanto da raccontare impunemente delle
favole.
Ricordiamo infine che già nel 2004 i
cittadini faentini hanno protestato veementemente, presentando 7000 firme,
contro la realizzazione di un termovalorizzatore da parte di Energica sempre
società di Hera e Caviro. Oggi ripropongono un biodigestore ma la situazione
ambientale di Faenza è tale da non essere opportuno la costruzione di un grande
impianto inoltre nel raggio di pochi chilometri a Russi dovrebbe essere costruito
un altro Biodigestore di grandi dimensioni. Essendo carnevale, ma non il primo
di aprile, speriamo ardentemente in uno scherzo! Raffaella Ridolfi
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