Berlusconi conferma
l'appoggio al governo ma solo sulla politica estera: non siamo come la
sinistra.
Roma«Opposizione
responsabile; come del resto siamo sempre stati». Berlusconi, che dedica il
tradizionale lunedì alla famiglia, conferma che in politica estera l'appoggio
al governo non è in discussione. «Non siamo mica come la sinistra che quando
eravamo noi al governo non esitava a mettere i bastoni tra le ruote anche
quando c'era di mezzo la Patria». Il Cavaliere conferma che quando c'è in
ballo una crisi internazionale Forza Italia antepone e anteporrà sempre i superiori
interessi nazionali. «Non dobbiamo far mancare il nostro supporto in politica
estera», dice l'ex premier anche se - a tutt'oggi - non è chiara la linea di
palazzo Chigi. Anzi, nelle ultime ore il governo è apparso un po' ondivago e
alle parole molto determinate dei ministri di Difesa ed Estera, il premier
Renzi è parso tirare molto il freno a mano rispetto all'eventualità di un
intervento diretto in Libia. Il Cavaliere spera però che Renzi vada in
Parlamento al più presto per coinvolgere tutte le forze politiche: «In quel caso saremo pronti a fare la
nostra parte, anche se dovessi prendere decisioni gravi». E quella più
grave, l'extrema ratio, sarebbe un intervento in Libia. Cosa che Berlusconi non
si augura certo ma che non esclude a priori. Si toglie qualche sassolino dalle
scarpe: «Comunque avevo ragione io a
dire che l'intervento armato del 2011 sarebbe stato controproducente. I fatti
mi danno ragione». Amara consolazione”.
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