martedì 3 febbraio 2015

PRESIDENTE REPUBBLICA: PACIFICAZIONE, PACIFICAZIONE

Appello bis al neo-Presidente – La sua frase “Ricucirò gli strappi del Paese” basta e avanza per un settennato. Pacificazione, pacificazione, pacificazione. Da lì verranno sviluppo e speranza. Torni a far respirare l’Italia a due polmoni, consentendo il ripristino di una democrazia paritaria.
Parole importanti – Il nostro appello che abbiamo indirizzato ieri al Capo dello Stato trova riscontro nelle parole, che sono importanti e segnano il clima, dopo le oscurità seminate nei giorni scorsi dalla protervia di chi lo ha scelto forse credendo in questo modo di essersi garantito un lasciapassare al proprio strapotere.
Riforme – La fretta con cui Renzi è convinto, spalleggiato dalla ministra Boschi, di far bere la riforma elettorale alle Camere senza preoccuparsi del vaglio di costituzionalità del capo dello Stato, è sintomo della presunzione del premier. Sa bene di dover pagare dei debiti alla sinistra del suo partito, ed è convinto invece di aver contratto un credito con Mattarella. Sui debiti siamo convinti che dovrà pagarli, e vedremo se avrà le forze parlamentari per farlo. Sul secondo punto siamo certi che si sbaglia.
Pacificazione – Se il Capo dello Stato aderisce sul serio al programma annunciato (ricucire gli strappi) – e questo “se” non è un dubbio, ma un esercizio sintattico – l’Italia riprenderà il percorso di pacificazione

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