Il titolare della sala dove sarà proiettato per la prima volta in città
la pellicola sulla strage: «La controserata dell'Anpi crea tensioni»
L'attore faentino Claudio Casadio in un'immagine di L'uomo che verrà
«Proiettare un film, tra l’altro molto bello con un importante attore
locale, sulla strage di Marzabotto in contrapposizione con quello sull'eccidio
di Codevigo, è un modo per creare delle tensioni». Dopo l’annuncio (vedi
correlato) da parte dell'associazione culturale Ravenna Cinema di una
serata antifascista – con la visione di L'uomo
che verrà in contrapposizione alla proiezione del film Il segreto d’Italia –
interviene Maurizio Bucci, titolare del Mariani Lifestyle dove si svolgerà
l'evento dedicato alla pellicola che ricostruisce la strage compiuta dai
partigiani nel 1945 in provincia di Padova.
Bucci
è anche consigliere comunale nelle file di Forza Italia e da lui è partito il
suggerimento ai gestori della sala in via Ponte Marino per la proiezione: «Il
Mariani è un contenitore del centro storico dove oltre alla buona cucina c’è
spazio per le idee e per il confronto. Sono stati proiettati in quella sala
anche il film sul Papa, sui pellegrinaggi a Medjougurie, su Berlinguer di
Walter Veltroni». L'imprenditore e politico si dice quindi sorpreso
dall’iniziativa della contrapposizione di proiezioni: «Più volte si parla di
avere un 25 aprile condiviso e poi noto invece che da una certa parte politica
ogni occasione è buona per creare un distinguo. Il fatto di proiettare un film
tra l’altro molto bello con un importante attore locale sulla strage di
Marzabotto in contrapposizione, quindi, con il film di Belluco, è forse un modo
per creare delle tensioni e non accettare un’analisi critica e comunque
democratica su avvenimenti storici di quel periodo». E ribadisce: «Non certo
per ragioni ideologiche il Mariani Lifestyle ha ritenuto insieme a “Cinema in
centro” opportuna la scelta di proiettare il film Il segreto d’Italia indipendentemente dai
contenuti e dalla storia che rievocherà fatti e personaggi della nostra città».
Al momento sono molte le
prenotazioni sia per la prima visione delle 20.30 (al completo) sia per quelle
delle 22.30 per cui restano pochi posti: «Sono soddisfatto della risposta avuta
in quanto gran parte delle prenotazioni sono venute da giovani studenti,
famiglie e di tanti ravennati curiosi per una pellicola che in città non si era
mai vista».
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