Premesso che: Recentemente ad alcuni Rom sarebbe stato richiesto il pagamento di
diverse sanzioni amministrative cumulate negli anni; ad alcune di queste
persone sarebbe stato applicato il sequestro dei beni; questa azione ampiamente
propagandata ha consentito al di là dei proclami di recuperare ben poca cosa
perché molti Rom su indicazione di qualche benefattore hanno svuotato i propri
conti correnti non lasciando niente da poter sequestrare; a fronte di questa azione alcuni esponenti di
associazioni di volontariato che ultimamente hanno ripreso rapporti costanti
con i Rom avrebbero sostenuto che nonostante la contestazione delle multe e la
richiesta di pagamento queste non andrebbero pagate e hanno supportato i rom
per presentare ricorso al Giudice di
pace Considerato che è prima di tutto un’azione educativa richiedere il
pagamento di quanto dovuto per infrazione alle regole del codice della strada; richiedere il rispetto delle regole e della
legalità significa asserire con forza che ci sono delle dettami del vivere
civile che una comunità si è data e che vanno rispettate da tutti senza alcuna
distinzione se non si vuole vivere nel caos e nell’anarchia. Considerato
inoltre che Un atteggiamento teso a svilire l’operato delle
istituzioni se non suffragato da fatti oggettivi ingenera confusione e spinge
gli obbligati a non pagare e a non riconoscere l’autorità delle istituzioni; questo
atteggiamento buonista ed assistenzialista ha già creato moltissimi problemi
nella gestione della presenza Rom in città ed è la causa principale di una
situazione al momento ingestibile
confusa dove vige una confusione di ruoli. Interroga il Sindaco e la Giunta Se è a conoscenza di quanto asserito nelle
premesse: se non ritenga di dover chiedere a tutte gli attori in campo che
mantengono rapporti con i Rom presenti in città di comportarsi in modo da non
minare l’autorità delle istituzioni, di abbracciare un progetto di educazione
al riconoscimento e al rispetto dei precetti del vivere civile di una comunità
dove chi sbaglia è chiamato a pagare. A favorire un processo di autonomia dei
Rom rispetto a chi li lega ad un assitenzialismo di comodo, per rompere quella
catena fatta di necessità/aiuto/irresponsabilità che li ha abituati a non farsi
carico di alcuna responsabilità e a ritenere che le comunità gli debbono ogni
cosa. Raffaella Ridolfi
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