Con il "sì"
definitivo della Camera, il disegno diventa legge. Ecco i punti principali
Il testo è stato approvato, definitivamente. Con
265 sì, 51 no e 63 astensioni la responsabilità civile per i magistrati ha
superato l'ultimo ostacolo, il voto della Camera, ed è legge.
Un sì definitivo, quello
arrivato dai deputati, che permetterà a chi ha subito un danno dalla giustizia
di chiedere i danni allo Stato, che avrà dunque l'obbligo di rivalersi sul
magistrato.
Tra i punti principali del
provvedimento c'è la responsabilità
indiretta, per cui lo Stato dovrà risarcire direttamente i
danni della malagiustizia e sono in un secondo momento potrà rifarsi. Diventerà
obbligatoria l'azione "di rivalsa" dello Stato e il risarcimento al
magistrato dovrà essere chiesto entro due anni dalla condanna.
Non ci saranno più controlli preliminari sull'ammissibilità
della domanda di risarcimento contro lo Stato. Cancellata dunque la funzione di
filtro che oggi è del tribunale distrettuale.
Le ipotesi di colpa grave saranno
ridefinite e scatteranno non soltanto per l'affermazione di un fatto inesistente
o la negazione di uno esistente, ma pure per violazione manifesta della legge e
del diritto comunitario e travisamento del fatto o delle prove.
La portata della clausola di salvaguardia
sarà rivista. Il magistrato non sarà chiamato a rispondere dell'attività di
interpretazione della legge e valutazione di fatto e prove, ma si escludono i
casi di dolo, colpa grave e violazione manifesta della legge e del diritto
della Ue.
Nessun commento:
Posta un commento