L'unità nazionale è inevitabile
Non c'è alternativa al dare la propria disponibilità, e tutta ed incondizionata, quando la propria famiglia, il proprio paese è in pericolo, viene attaccato, deve difendersi. E che così sarebbe stato necessario per l'Italia lo si sa già da diverse settimane solo se si ha un minimo di nozioni di economia e soprattutto di finanza internazionale. Ma forse questo è troppo da chiedere ai nostri politici. Le guerre hanno sempre avuto motivazioni economiche e ora che l'economia non è più fatta da bulloni ma da movimenti finanziari, in questa economia prossima al collasso e a lasciare il passo al "nuovo", come accade ogni 4 o 5 secoli, le guerre si fanno in borsa, in Rete e non in mare o in cielo o in terra con le armi. L'italia, come tutta l'Europa come gli Stati Uniti è attaccata, deve difendersi. Impensabile che in uno di questi Stati, qualcuno, dai banchi delle minoranze possa giocare a fare i dispetti. In Italia, il Pd e la sinistra hanno avuto quasi vent'anni per sconfiggere, cacciare il berlusconiosmo, questo di oggi non è proprio il tempo per continuare a cercare di farlo. Che il Governo, che un Governo ci sia, buono o pessimo che sia, è indispensabile: ci sono decisioni da prendere che non consentono una crisi, un vuoto di potere, tanto più in assenza di un’alternativa chiara, definita in tutti i dettagli. Meglio, molto meglio, se il Pd avesse dimostrato prima quella disponibilità che invece ha dato Casini, avrebbe dovuto prevedere che avrebbe dovuto comunque darla. Un ritardo grave il suo, che mette in luce un partito che cambia linea ma che soprattutto ha penalizzato il Paese. Ne sa qualcosa Obama, per non essere riuscito ad avere l'unità parecchi giorni prima della scadenza dei termini. E per di più forse ora è troppo tardi. Quale garanzia di una disponibilità convinta, può dare chi prende in mano il secchio solo quando la casa brucia? Ancora una volta, in Italia, gli interessi di partito rischiano di prevalere sul bene comune, ma ora è davvero tempo di rimboccarsi le maniche TUTTI insieme. TUTTO il resto verrà poi........ Arrigo Antonellini Pubblicato da PavaglioneLugo a 00:28
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