mercoledì 17 agosto 2011

MANOVRA, FRA 3.000 E 4.000 RAVENNATI TENUTI AL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ SU 391.275 ABITANTI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA



SARANNO circa 1.500 i ravennati toccati dal ‘contributo di solidarietà’, contenuto nella manovra approvata venerdì dal Consiglio dei ministri. Il prelievo fiscale per i prossimi tre anni è del 5 per cento sulla quota di reddito eccedente i 90 mila euro, e del 10 sulla parte al di sopra dei 150 mila. Dai dati del Ministero dell’economia e delle finanze, relativi all’anno d’imposta 2009, nel comune di Ravenna i redditi imponibili superiori ai 100 mila euro sono 1.215, mentre quelli compresi tra i 70 mila e i 100 mila sono 1.559: si può quindi stimare che a pagare la ‘patrimoniale’ saranno appunto 1.500 ravennati o poco più. A Faenza superano quota 100 mila euro 452 contribuenti, il che vuol dire (aggiungendo una parte dei 617 con reddito compreso tra i 70 e i 100 mila euro) che gli interessati dal contributo di solidarietà potrebbero essere grossomodo 600. A Lugo i redditi sopra i 90 mila euro dovrebbero essere tra i 350 e i 400, a Cervia poco sotto i 300, a Russi un’ottantina. IN TUTTA la provincia, i contribuenti interessati dal prelievo anti-crisi saranno fra i tremila e i quattromila. Difficile, con le cifre a disposizione, stimare il gettito aggiuntivo che potrebbe arrivare dai redditi medio-alti del nostro territorio. A grandi linee il totale dei 2.594 redditi al di sopra dei 100 mila euro ammonta a oltre 414 milioni. La media è di 160 mila euro per ogni contribuente di questa fascia (quindi al di sopra dei 150 mila per cui scatta l’aliquota del 10 per cento). Si può stimare, quindi, che ognuno pagherà in media una tassa aggiuntiva del 5 per cento su 60 mila euro, e del 10 per cento su altri 10 mila, ovvero quattromila euro l’anno: in tutto, 10 milioni e 376 mila euro. A questa somma va aggiunto il contributo di solidarietà del 5 per cento versato dai contribuenti tra i 90 e i 100 mila euro: si può quindi prevedere che i ‘Paperoni’ della provincia, dal 2012, verseranno allo Stato tra i 10 e i 15 milioni in più. UNA CURIOSITÀ: a Casola pochissimi contribuenti (forse nessuno) dovranno subire il prelievo straordinario. Il paese sulle colline faentine è infatti l’unico comune della provincia nel quale nessuno ha dichiarato, per il 2009, redditi superiori ai 100 mila euro. Anche la fascia 70 mila — 100 mila è poco rappresentata: appena 10 casi. La maggior percentuale di ‘medio-ricchi’ è invece a Lugo: qui l’1,28 per cento dei contribuenti totali viaggia sopra quota 100 mila euro l’anno. Seguono Faenza con l’1,25 per cento e Ravenna con l’1,24. di FRANCESCO MONTI Resto del Carlino Ravenna

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