Anche Matteo Renzi, giovane sindaco di Firenze, sarebbe caduto nella trappola della "mala-politica". Proprio lui, il rottamatore, tanto scomodo persino ai compagni di partito del Pd e agli alleati, sembre-rebbe non essere così diverso dagli altri. Perlomeno stando alla sentenza di primo grado della Corte dei Conti della Toscana che lo condanna per danno erariale a causa dell'inquadramente contrattuale di alcu-ni impiegati assunti a tempo determinato all'epoca in cui "il rottamatore" era presidente della Provincia. Su tale sentenza è già stato annunciato un ricorso, quindi non si può ancora parlare di un Renzi condan-nato in via definitiva. Il danno contestato era inizialmente di ben 2 milioni di euro, ma poi in fase di giu-dizio sono stati ridotti a 50.000 , di cui 14.000 addebitabili al solo Renzi. Nel mirino dell'inchiesta sono finiti trenta tra assessori e funzionari: per il momento in ventuno, tra cui Renzi, sono stati condannati.
Alcuni membri dello staff di Renzi sarebbero stati inquadrati nella categoria D anziché nella C, pur non avendone i requisiti e pur essendo sprovvisti di laurea. Contratti superiori al dovuto, cui si aggiungono le assunzioni di alcune figure doppioni rispetto ad altre già esistenti all'interno dell'ente provinciale. Il quinquennio verificato è quello 2004-2009, sulla base di un esposto anonimo presentato in Procura.
A questa sentenza di primo grando, quindi non ancora definitiva, si aggiunge la richiesta di una commis-sione di inchiesta da parte del PdL di Firenze su un'altra vicenda relativa alla gestione della Provincia quando Renzi ne era presidente: secondo gli espondenti del maggiore partito dell'opposizione di centro-destra, gli ispettori della ragioneria centrale del ministero dell'economia avrebbero sollevato rilievi per circa 16 milioni di euro riguardo il personale e l'aumento dei dirigenti dell'ente e delle società parteci-pate, con particolare riferimento a Florence Multimedia, agenzia di comunicazione dell'ente.
Elementi ed accuse che, se confermati, trasformerebbero Renzi da rottamatore a rottamabile, dato che a questo punto sono difficilmente riscontrabili le differenze di modus operandi tra il sindaco di Fi-renze e la classe politica da lui additata come "da rottamare".
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