Lettera a “la Repubblica” Roma, 31 luglio 2011
Caro Scalfari,
nell’editoriale di oggi su “La Repubblica”, e in un altro del 28 luglio, ella ha citato un articolo di circa trent’anni fa dell’allora Segretario del Partito Comunista Enrico Berlinguer, nel quale egli si faceva paladino della cosiddetta questione morale. Purtroppo, il PCI non è stato immune dalla piaga del finanziamento illecito, che ha portato alla fine della Prima Repubblica all’inizio degli anni ’90 e alla scomparsa dei cinque partiti, che hanno fatto l’Italia due volte: nel Risorgimento – il Partito Socialista, il Partito Socialdemocratico, il Partito Liberale e il Partito Repubblicano – e nel secondo dopoguerra il Partito della Democrazia Cristiana. È in parte esatto che i membri del PCI, a differenza di quelli degli altri Partiti, siano stati raramente oggetto di finanziamento e arricchimento illeciti. Ma il PCI, come gli altri Partiti, ha ricevuto per decenni finanziamenti illeciti, con l’aggravante che tali finanziamenti provenivano da uno Stato straniero. Il finanziamento illecito ai Partiti è ancora più grave del finanziamento illecito ai Cittadini. In questo secondo caso, infatti, si altera il mercato, cioè la competizione economica, in quanto tali finanziamenti, di solito, sono elargiti per ottenere privilegi in gare di appalto o in altri settori economici (licenze ecc.). Nel primo caso, cioè con il finanziamento illecito ai Partiti, si ha un effetto ancora più grave. Si altera la democrazia, cioè la competizione politica. Due ideologie hanno ispirato regimi dispotici e illiberali nel Ventesimo secolo: il Nazifascismo e il Comunismo. Questi regimi hanno provocato una Guerra mondiale, decine di milioni di morti, miseria e immani tragedie ed hanno soppresso i due valori portati dalla Rivoluzione americana e dalla Rivoluzione francese: la democrazia (competività politica) e il mercato (competività economica). Questi valori, dove sono stati applicati, hanno dato luogo a regimi liberali e a uno straordinario sviluppo politico, economico e culturale. Il finanziamento illecito ai Cittadini o ai Partiti altera questi due preziosi valori, fondamento della nostra civiltà da oltre duecento anni. Per questo motivo mi ha sorpreso e amareggiato che lei, con due editoriali nel più importante e diffuso quotidiano di opposizione al Governo personalista e populista di Berlusconi, continui a diffondere la favola della superiorità politica e morale del Partito Comunista Italiano e del suo Segretario Berlinguer. Il caso Filippo Penati, forse, dovrebbe far riflettere. Un cordiale saluto. Achille Albonetti*
Achille Albonetti è stato:
Membro della Delegazione tecnica all’Ambasciata d’Italia a Washington nel 1950-52.
Dal 1953 al 1961 Consigliere economico alla Rappresentanza Italiana presso l’Organizzazione Europea per la Collaborazione Economica (OECE) a Parigi.
Nel 1955 e ’56 partecipa a Bruxelles ai negoziati per i Trattati del Mercato Comune e dell’Euratom.
Nel 1958-59 Capo di Gabinetto del Vice Presidente della Comunità Economica Europea e poi Assistente speciale del Presidente.
Dal 1960 al 1980, Direttore per gli Affari Internazionali e Studi Economici e, quindi, Direttore Centrale delle Relazioni Esterne del Comitato Nazionale Energia Nucleare (oggi ENEA).
Membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Eurochemic; del Comitato di Direzione per l’Energia Nucleare dell’OECE e di vari altri Comitati internazionali.
Ha partecipato alla fondazione ed alla gestione di Eurodif (1957-80).
Dal 1973 ai 1980 Governatore per l’Italia dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, con sede a Vienna.
Membro della Giunta Esecutiva della Confindustria (1981-88).
Presidente della Total Italiana (1980-87).
Presidente dell’Unione Petrolifera (1981-88).
Consulente del Presidente dell’IRI e del Presidente della Finmeccanica.
Presidente della società Ritmo dell’IRI-Finmeccanica per i rapporti con la Russia.
Redattore capo della rivista “Civitas” e dei periodici “Politica d’oggi” e “Tendenza”.
Presidente del Care Italia.
Diploma del Centro Alti Studi Militari (CASM, ora Centro Alti Studi della Difesa) (1966).
Conferenziere all’Imperial Defence College, Londra.
Conferenziere all’ISTRID, Istituto di Studi e Ricerche per la Difesa.
Promotore e Segretario Generale del Circolo Stato e Libertà diretto dall’Amb. Manlio Brosio, dal Sen. Guido Gonella, e dal Prof. Aldo Garosci; del quale hanno fatto parte, tra gli altri, il Prof. Rosario Romeo, il Prof. Augusto del Noce, il Sen. Prof. Domenico Fisichella, Domenico Bartoli, Domenico Ravaioli e alcune centinaia di professori e docenti universitari (1975-1980).
Sindaco del Comune di Brisighella (Ravenna) (1960-1971).
Membro del Rotary.Su
Achille Albonetti attualmente è:
Direttore responsabile della rivista trimestrale “Affari Esteri”, fondata nel 1969 e promossa dal Ministero degli Esteri (condirettore sin dal 1980)
Membro del Consiglio direttivo della Fondazione Alcide de Gasperi.
Membro del “Gruppo dei Dieci” della Fondazione Luigi Sturzo.
Membro del Consiglio scientifico della rivista bimestrale “Studium”.
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