venerdì 19 marzo 2010

INCENTIVARE L’APERTURA DI ASILO NIDO TRAMITE BONUS PUBBLICI ALLE FAMIGLIE


BAZZONI (pDl) “SOLO COSI SI RIUSCIRA’ A DARE UNA RISPOSTA ALLE ESIGENZE DELLE DONNE LAVORATRICI

Nei giorni scorsi Gianguido Bazzoni, candidato del Popolo della libertà al Consiglio regionale, ha incontrato a Cervia alcune donne lavoratrici assieme ad Alessandra Coatti, consigliere comunale del Pdl a Cervia. “I servizi educativi e ricreativi alla prima infanzia - spiega Bazzoni - attualmente non danno risposte concrete ai genitori. Anzi mettono in difficoltà le coppie lavoratrici, specie quelle nel settore del turismo e del commercio, vitali per Cervia. Si tratta di settori che richiedono flessibilità di orari ma che vanno a scontrarsi invece con la rigidità dei servizi alla prima infanzia". “Ritengo che in questo campo - aggiunge Bazzoni - si debba incentivare l'apertura di nuovi asili nido privati tramite dei bonus pubblici. Il cittadino deve poter scegliere liberamente, compito delle amministrazioni è quello di garantire la qualità. Solo attraverso il principio di sussidiarietà si possono estendere e consolidare i servizi per la prima infanzia. Rafforzando il ruolo dei privati si riuscirà a dare una risposta alle esigenze delle donne lavoratrici e si darà un segnale importante, quello di incentivare la maternità. Purtroppo ancora oggi molte donne sono costrette a scegliere tra il lavoro e la famiglia e, anche a causa della congiuntura difficile di questi tempi, la seconda resta un bel sogno e si preferisce rimandare. Ritengo che le donne non debbano più essere messe di fronte a questa dolorosa alternativa. Al centro del mio programma c'è la vita e la dignità della persona umana. Questi valori vengono prima di tutto". “Potenziando i servizi alla prima infanzia con il determinante contributo dei privati - conclude Bazzoni - forniremmo molte occasioni di lavoro per i più giovani all'interno di questo settore e daremmo respiro ad altri come il turismo e il commercio che, specialmente a Cervia, costituiscono la spina dorsale dell'economia. Per questo, in caso di elezione al Consiglio regionale, mi impegno a modificare la legge regionale 1/2000 (modificata dalla 8/2004) in maniera che le norme vadano incontro alle esigenze delle donne lavoratrici e delle famiglie".

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