Gian Carlo Minardi, candidato a Sindaco di Faenza appoggiato da Pdl, Lega e dalla lista civica “Faenza è Futuro”, è intervenuto ieri sera al confronto sui temi riguardanti la famiglia organizzato dal Forum delle associazioni familiari. Minardi ha esordito ricordando che la famiglia è il nucleo fondamentale della società e, per questo, l’amministrazione pubblica deve mettere la famiglia al centro e perseguire l’equità sociale.
“L’attuale modello di welfare – ha detto il candidato sindaco - va riformato attraverso un sistema integrato di pubblico-privato che permetta di dare risposte rapide ed efficaci. Nella società faentina vi sono bisogni crescenti, i posti negli asilo nido sono insufficienti rispetto alle reali esigenze delle famiglie. Occorre quindi utilizzare tutti gli strumenti possibili per azzerare le liste d’attesa, dalle convenzioni con i privati alla creazione di esperienze strutturate sussidiarie, come ad esempio, l’educatrice a domicilio. E’ importante anche valorizzare le realtà che operano sul territorio, dalle associazioni alle organizzazioni del terzo settore e del volontariato, anche nella fase di elaborazione delle risposte”.
Tra le azioni da mettere in campo Minardi ha sottolineato la necessità di organizzare uno Sportello unico dedicato alle famiglie in difficoltà per problemi occupazionali e vicino alle persone più bisognose, dai minori agli anziani. “Metterò anche in atto – ha aggiunto - una revisione radicale di tutti i regolamenti comunali relativi all’assegnazione di contributi e alle agevolazioni alle famiglie in base a criteri che vadano nella direzione di tutelare l’effettiva necessità degli aiuti, mentre è auspicabile l’introduzione di un modello di tassazione legato al quoziente familiare che tenga conto del numero dei componenti del nucleo”.
“L’attuale modello di welfare – ha detto il candidato sindaco - va riformato attraverso un sistema integrato di pubblico-privato che permetta di dare risposte rapide ed efficaci. Nella società faentina vi sono bisogni crescenti, i posti negli asilo nido sono insufficienti rispetto alle reali esigenze delle famiglie. Occorre quindi utilizzare tutti gli strumenti possibili per azzerare le liste d’attesa, dalle convenzioni con i privati alla creazione di esperienze strutturate sussidiarie, come ad esempio, l’educatrice a domicilio. E’ importante anche valorizzare le realtà che operano sul territorio, dalle associazioni alle organizzazioni del terzo settore e del volontariato, anche nella fase di elaborazione delle risposte”.
Tra le azioni da mettere in campo Minardi ha sottolineato la necessità di organizzare uno Sportello unico dedicato alle famiglie in difficoltà per problemi occupazionali e vicino alle persone più bisognose, dai minori agli anziani. “Metterò anche in atto – ha aggiunto - una revisione radicale di tutti i regolamenti comunali relativi all’assegnazione di contributi e alle agevolazioni alle famiglie in base a criteri che vadano nella direzione di tutelare l’effettiva necessità degli aiuti, mentre è auspicabile l’introduzione di un modello di tassazione legato al quoziente familiare che tenga conto del numero dei componenti del nucleo”.
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