Lettera aperta al Popolo della Libertà del direttivo della “Free Foundation” di Faenza: contributo al programma di governo della città
La recente aggressione avvenuta nelle scorse notti in corso Garibaldi a danno di privati cittadini appena usciti da un pubblico esercizio, così come l’impressionante aumento dei furti e dei danneggiamenti nelle nostre campagne, come evidenziato dagli imprenditori agricoli nella riunione del 10/3 presso il Consorzio Agrario, confermano che a Faenza esiste un problema di sicurezza, sia individuale che collettiva. La sicurezza si collega principalmente al tema dell’immigrazione clandestina, per cui occorre che sia chiaro per tutti che l’immigrazione non controllata non è più tollerabile nel nostro territorio. Questi controlli costituiscono una garanzia anche per tutti quegli immigrati, e sono tanti, che vogliono solo lavorare onestamente e integrarsi nella nostra società. In molti casi costoro sono i primi a chiedere più rigore e severità da parte delle Forze dell’Ordine e dell’Amministrazione locale, anche a loro tutela, fisica e di immagine. Uno dei primi atti della nuova amministrazione dovrà essere quello di attuare un controllo a tappeto sulle residenze, sia nel centro storico che nel forese, per verificare il rispetto delle norme in materia di immigrazione, di sicurezza, di affollamento delle abitazione e di regolarità dei contratti di locazione, vista anche la legge nazionale che sanziona pesantemente gli affitti in nero agli irregolari. Ciò dovrà essere fatto principalmente dalla Polizia Municipale, nel cui ambito dovrà formarsi un reparto appositamente dedicato a questi servizi, in collaborazione con le altre forze dell’ordine;la Polizia Municipale dovrà garantire anche una presenza più costante nel centro storico, sia con pattuglie, anche in orario serale e notturno, che con un nuovo presidio fisso: il corpo dei Vigili deve tornare ad avere una presenza in città! Devono essere riempiti gli attuali, colpevoli, vuoti nell’organico della Polizia Municipale, sgravandola anche di parte del lavoro burocratico, che potrà essere affidato ad altre unità lavorative comunali. I cittadini chiedono a gran voce cha anche i parcheggi vengano liberati dalla presenza di immigrati, spesso irregolari, che cercano di vendere cianfrusaglie o impossessarsi dei carrelli. Non si tratta solo o soprattutto del disturbo arrecato ai cittadini, ma della volontà di spezzare la catena che lega questi disperati ai loro sfruttatori, nuovi schiavisti che gestiscono uomini, merci e denaro al di fuori di ogni regola e di ogni controllo. Non intervenire in questo ambito, anche per comprensibili ragioni di pietà umana, ci farebbe divenire, volenti o meno, complici di questa catena di sfruttamento. ll Presidente “Free Foundation"
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