I diritti acquisiti sono incancellabili, soprattutto quando si parla di
pensioni”, ed il nuovo boss INPS, il prof. Boeri, purtroppo per gli italiani
e il paese, dovra’ rendersene conto. La sua lodevole intenzione di
ricalcolare le pensioni gia’ in liquidazione con il metodo contributivo,
rendendo cosi’ giustizia ed equita’ fra vecchi e giovani lavoratori, e’
destinata a non avere seguito. Questi vergognosi “diritti acquisiti” sono e
sono stati una manna immeritata per tanti ed un cancro per le nuove
generazioni di lavoratori, oltre ad essere una delle cause maggiori del
deficit statale. Il prof. Boeri pecca di ingenuita’ lasciando trasparire le
sue intenzioni; e’ infatti risaputo che I beneficiari di questi diritti
acquisiti, elargiti a larghe mani dai politici di turno per soli fini
elettorali, sono sostanzialmente I dipendenti dello stato (pubblica
amministrazione, insegnanti, etc etc). Gli istituti previdenziali che
gestivano I contributi dei dipendenti pubblici di fatto non esistono piu’ in
quanto sono stati tutti accorpati nel calderone INPS, scaricandovi dentro una
marea di deficit di bilancio. Cio’ e’ avvenuto con la scusa di evitare
duplicazioni di strutture ed avere una riduzione dei costi; cosa che, italica
more, non e’ certo successa. Oltre, ad una gestione “creativa”, visti i
deficit, evidentemente in queste strutture si accompagnava anche una poca
accuratezza nella gestione dei record personali, per cui; come gia’
anticipato infatti in altre occasioni dall’INPS, e’ materialmente impossibile
ricostruire in molti casi le posizioni contributive dei dipendenti pubblici e
poter ricalcolare la loro pensione. La naturale conseguenza di tutto questo
e’ che non potendosi fare una operazione a 360 gradi, non se ne fara’ niente.
Mai piu’ che in questo caso il buon Toto’ e’ stato preveggente: “chi ha dato,
ha dato, ha dato e chi l’ha preso, l’ha preso, l’ha preso”. Mi consenta
Severgnini la leggera deviazione, forse un po’ goliardica, ma certo
pertinente!!
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