Lo Stato islamico è
arrivato in Italia. Mentre il ministro dell'Interno Angelino Alfano continua a minimizzare i rischi del terrorismo
islamico, a Ravenna la Digos ha bloccato uno straniero fortemente indiziato di
essere un foreign fighter.
Da tempo era controllato dai servizi italiani, ma non è ancora noto se
stesse per arruolarsi nelle milizie del califfo Abu Bakr al Baghdadi o se abbia avuto già un ruolo attivo nei
conflitti in corso in Africa e Medio Oriente.
Il foreign fighter fermato è Louati
Noussair, un tunisino di 27enne residente a Ravenna e senza fissa
dimora. Nato a El Fahs il 23 novembre 1988, ha precedenti per droga: era stato
arrestato il 18 febbraio scorso dai carabinieri di Marina di Ravenna con tre
grammi di eroina. Un paio di giorni giorni fa, parlando con un altro
maghrebino, aveva spiegato che spacciava per "mettere dei soldi da
parte per partire". Le Digos di Bologna e Ravenna, coordinate dal
procuratore di Bologna Roberto Alfonso, a capo della Dda, avevano fatto partire
le indagini su Noussair a febbraio. II fermo è scattato oggi perché il tunisino
sarebbe dovuto partire per la Germania, per poi raggiungere il Medio Oriente.
Un primo tentativo di partenza per la Siria,
passando per la Turchia, era fallito il 26 marzo, data per la quale il tunisino
aveva prenotato un biglietto di sola andata da Bergamo per Istanbul. L’uomo
pero non era riuscito nel suo intento per i problemi legati al passaporto che
aveva avuto con il consolato di Genova.
Le indagini hanno accertato rapporti e contatti via Facebook in
particolare con Abou "Jihad" Asba, un combattente palestinese che si
trova in un accampamento a Yarmuk. I due parlavano di organizzare il viaggio e
della volontà del tunisino di partire. "Sto arrivando, se Allah lo
vuole - si legge in uno dei messaggi - voglio fare la Jihad per Allah".
Il tunisino è sposato ma pare che la moglie italiana, da cui ha anche avuto una
figlia, fosse ignara di quello che voleva fare. L’uomo frequentava un centro
islamico a Ravenna e il centro culturale islamico di viale Jenner a Milano.
ANCARANI - A nome del Gruppo Forza
Italia, il consigliere Alberto Ancarani ha formalmente chiesto alla presidenza
del consiglio comunale e al sindaco che giovedì, in apertura di seduta
consiliare, "riferisca al consiglio stesso tutto quanto possibile in
merito all'arresto di un probabile esponente Isis".
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