“Capiamo l’iperattivismo di Matteo Renzi, il
voler stressare la sua giovane età, l’inizio della sua giornata presto la
mattina e la fine tardi la sera, ma quella dei Consigli dei ministri notturni
sta diventando una cattiva abitudine. Lo ha fatto il 20 gennaio quando è stata
approvata la copertina degli 11 decreti legislativi della riforma Madia (i cui
testi sono stati pubblicati dopo quasi un mese), e lo ha fatto ieri con i
provvedimenti relativi al settore bancario di cui, ancora una volta, è stata
approvata solo la copertina e non si conoscono i testi. Che ci sia una precisa
volontà di Renzi di far passare queste norme a luci spente a mezzanotte, sperando che nessuno si
accorga dei pasticci che fa? Con particolare riferimento al Consiglio dei
ministri di ieri, nulla ha fatto il governo per il ristoro degli azionisti e
degli obbligazionisti subordinati truffati dagli amministratori delle quattro
banche interessate dal famoso decreto di domenica 22 novembre 2015, nonostante
l’impegno, ancorché non sufficiente, preso con la Legge di stabilità e già da
due mesi dato per fatto. E poi ci chiediamo, come è stato “recepito nella
legislazione l’accordo raggiunto con la Commissione Europea sullo schema di
garanzia per agevolare le banche nello smobilizzo dei crediti in sofferenza”?
Quali sono i termini di quell’accordo? Anche in questo caso, a distanza di
oltre due settimane (era il 26 gennaio) dall’incontro a Bruxelles tra il
ministro Padoan e la commissaria europea Vestager, nulla è dato sapere.
In piena tempesta sui
mercati, il governo italiano è incapace di dare una risposta seria e credibile
alla crisi finanziaria, convocando Consigli dei ministri volutamente notturni e colpevolmente
vuoti di contenuti e di provvedimenti: governo Renzi nel caos”.
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