Due anni sprecati:
economia al palo e costi dello Stato ancora elevati.
Ha
ragione il direttore di questo giornale: sono stati sprecati due anni. La
rottamazione, voluta e promossa da Matteo Renzi, è solo servita allo stesso
Renzi per diventare presidente del Consiglio, presiedere un governo che
ripropone la stessa politica dei governi che lo avevano preceduto: spese e
tasse e nessun beneficio per i cittadini. Da capo del governo ha parlato tanto e non
ha detto e, tanto meno, fatto niente. Ora, da Palazzo Chigi, trapela la notizia
degna della Prima Repubblica – che il governo aumenterà le tasse di successione. Che è
esattamente l’opposto di ciò che ci si aspettava quando il ragazzotto fiorentino è andato
al governo, promettendo, con la rottamazione
dei governi e della classe politica precedenti, la modernizzazione del sistema
politico e l’avvento al potere di una nuova, e più preparata, classe dirigente.
Gli italiani sono ancora in attesa delle novità promesse, mentre si preparano a
pagare maggiori tasse di successione. Se i governi che lo hanno preceduto sono
stati un disastro questo governo non è da meno. Renzi si è rivelato quello che
è apparso fin dal primo giorno della sua comparsa sulla scena politica
nazionale. Un chiacchierone
pieno di sé,
vanaglorioso, politicamente incapace, ma tanto furbetto e cinico da promettere
mari e monti e, poi, non fare niente. Sono stati effettivamente sprecati due
anni e non c’è stato alcun cambiamento nel sistema politico e alcun
miglioramento nel modo di governare. Nel frattempo, i dati internazionali sulla
modernizzazione e la crescita dicono che l’Italia non progredisce. Il solo a
non preoccuparsene pare il capo del governo, che continua ad andare in giro
facendo la ruota come un pavone e sostenendo, contro ogni evidenza, che tutto
va bene. Soddisfatto del proprio stato, il solo che abbia registrato un
miglioramento rispetto a quello di sindaco di Firenze. Nonostante ci sia stato
un inquietante precedente gli italiani, nel ’22, avevano scelto Mussolini, convinti di aver
fatto una buona scelta contro la crisi di allora e se lo sono tenuto oltre
vent’anni con l’intermezzo di una guerra catastrofica – ora c’è il rischio che,
malgrado i suoi fallimenti, si tengano Renzi per chissà quanto tempo, mentre il ragazzotto fa loro pagare la propria
incapacità.
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