Alessandro
Sallusti- Renzi compie due anni di governo.
Spiace dirlo, ma in soli 24 mesi il premier ha dissipato un patrimonio di
speranza e ottimismo che non si vedeva dai tempi della discesa in campo di
Silvio Berlusconi del 1994 Ha
avuto la grande occasione di aggregare le forze migliori, le più moderne,
riformiste ed esperte, del Parlamento e del Paese, e forse per un momento ci ha
pensato e addirittura provato davvero. Il famoso Patto del Nazareno, con il
quale ha inaugurato la sua segreteria, doveva e poteva essere l'antipasto di un
nuovo pranzo da apparecchiare agli italiani. L'errore è stato pensare che Renzi
fosse in grado, per storia, cultura e carattere, di stare seduto a capotavola
di un desco così importante. E invece è stato un disastro.I suoi coinquilini
del Pd li ha relegati in cucina a lavare i piatti, l'ospite d'onore Silvio
Berlusconi trattato come un cameriere, al socio Alfano ha servito gli avanzi di
un pranzo consumato in allegria con gli amici di sempre, una banda di ragazzini
e faccendieri catapultati di botto dai giochini bancari della Toscana alla sala
dei bottoni dell'ottava potenza mondiale.Il risultato lo abbiamo sotto gli
occhi. Il Parlamento è un bivacco di disperati e traditori, il Paese non
cresce, la Borsa crolla e ogni giorno spunta una nuova emergenza. L'Europa se
ne è accorta e sguazza nelle nostre debolezze. Lui, Renzi, tira diritto, anche
se la spavalderia di un tempo è solo un ricordo. Ai suoi che cominciano a
guardarlo con aria preoccupata replica deciso: tranquilli, adesso mandiamo
tutti a quel paese e ci facciamo il «Partito della Nazione». Ma è solo
l'ennesima bugia, un comperare tempo. Comperare tempo, ecco cosa ha fatto Renzi
per due anni. Ma ora il tempo sta per scadere. È tardi anche per il «Partito
della Nazione». Un conto era assemblare eccellenze, altro è raccattare come è
avvenuto - scarti di altri partiti, leaderini reduci da clamorosi fallimenti,
frustrati rancorosi e via dicendo. Quanto potrà resistere Renzi in queste
condizioni? Qualche mese, qualcuno dice un anno. Peccato, due anni fa ci
eravamo preparati a scrivere tutta un'altra storia, non fatta di prese in giro,
furbate e ricatti.
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