L'ultimo
schiaffo ai pensionati. Renzi taglia lae pensioni di reversibilità alle vedove:
saranno legate all'Isee. Nel frattempo il ddl Cirinnà la estende alle coppie
gay. L'ira di Gasparri: "Ingiustizia sociale che va a colpire le persone
più deboli"
Sergio Rame - "È
incredibile che il governo italiano stia pensando di tagliare le pensioni di reversibilità per i vedovi e le vedove e al tempo stesso
le estenda alle coppie
gay".
Maurizio Gasparri
smaschera Matteo Renzi.
Esponenti vicini al premier vogliono rivedere le pensioni di reversibilità,
ovvero quelle erogate agli eredi alla morte del pensionato o del lavoratore che muore avendo
maturato i requisiti per l'assegno. Peccato che, una volta approvato il ddl Cirinnà sulle unioni
civili, le coppie omosessuali godranno della reversibilità che viene, invece
tagliata alle vedove.
Non nappena la proposta
renziana di legare all'Isee
le pensioni di reversibilità è arrivata in Commissione Lavoro alla Camera, il
centrodestra è insorto. "Così
fregano migliaia di persone, soprattutto donne rimaste vedove, rubando
contributi effettivamente versati, per anni - tuona Matteo Salvini - un governo
che fa cassa sui morti mi fa schifo". Palazzo Chigi ha
provato a spegnere le polemiche spiegando che, "se ci saranno interventi di razionalizzazione, saranno
solo per evitare sprechi e duplicazioni, non per fare cassa in una guerra tra
poveri". "La
delega del governo dà non toglie", assicura lo staff del
premier ricordando che il governo ha stanziato per la prima volta un miliardo
di euro strutturale su una misura unica di lotta alla povertà. "Inoltre - viene ricordato a Palazzo
Chigi - qualsiasi intervento varrà solo sulle prestazioni future e non su
quelle in essere, che quindi non verranno toccate". Le
rassicurazioni della presidenza del Consiglio non convincono le opposizioni.
Anche perché, come fa notare Gasparri, il governo da una parte taglia le
pensioni di reversibilità a vedovi e vedove,
dall'altra le estende alle coppie gay. "Renzi
ci spieghi i motivi di questo vergognoso atto di ingiustizia sociale che va a
colpire le persone più deboli - tuona il senatore di Forza Italia - per
privilegiare pochi si danneggiano tanti". Chi è stato
privato di un affetto ora rischia anche di non avere più ciò che economicamente
gli spetta per continuare ad andare avanti. Nel frattempo, però, il ddl Cirinnà
sulle unioni civili
amplia la platea dei beneficiari in termini imprevedibili e suscettibili di
ulteriori comportamenti opportunistici. "Invece
di tagliare sprechi e privilegi, a partire dalla vergogna delle pensioni d'oro - tuona Giorgia Meloni di Fratelli
d'Italia - Renzi e la sinistra se la prendono con la povera gente e continuano
a fare marchette alle lobby e alle banche".
La mossa dei renziani
scontenta alle le associazioni omosessuali che, pur godendo dei privilegi
introdotti dal ddl Cirinnà,
temono di vedersi ridurre garanzie e tutele. "Da una parte si mette sulla carta un diritto, quello
alla reversibilità, dall'altra lo si abolisce - tuona Fabrizio Marrazzo,
portavoce di Gay Center - si vuole smantellare lo stato sociale lasciando
soprattutto gli anziani senza assistenza".
Nessun commento:
Posta un commento