domenica 21 febbraio 2016

FAENZA, LICEO CLASSICO A RISCHIO TRASLOCO, MA POTREBBE RESTARE AL PIANO TERRA


Lo spazio è sufficiente. Il primo piano, invece, necessita di lavori molto costosi. Potrebbe ospitare la pinacoteca
Faenza (Ravenna), 20 febbraio 2016 - Liceo classico al piano terra nel Palazzo degli Studi e una nuova sezione del liceo linguistico all’interno della sede Ballardini. È questa l’ipotesi alla quale stanno lavorando Provincia, Comune e Scuola e che permetterebbe di sventare la paventata chiusura della storica sede del liceo classico Torricelli di via Santa Maria dell’Angelo. La notizia dello spostamento del Torricelli nella sede del Ballardini è da anni all’ordine del giorno. In buona sostanza la Provincia (che tra qualche mese smetterà di esistere) ha accelerato sullo spinoso tema degli edifici scolastici: la sistemazione dei licei, ora in quattro sedi, è onerosa da gestire e da mettere in sicurezza. Reperite le risorse, la Provincia si è quindi concentrata sui lavori nella sola sede del Ballardini. Si è invece pensato di chiudere alle lezioni Palazzo degli Studi, spostando le sezioni del liceo classico in viale Baccarini. La soluzione proposta non è però stata presa bene dalla scuola: il liceo non vuole perdere la sua sede storica. «Portare il Polo Museale alla sede del Torricelli – spiega il presidente della Provincia Claudio Casadio, faentino – è un progetto del Comune di Faenza, risale all’epoca del sindaco De Giovanni. La Provincia, ancor prima del mio arrivo, aveva stabilito di trasferire tutto nelle ex Cova, in via Cavour, perché mettere a norma il Torricelli, soprattutto il primo piano, è complicatissimo e sarebbe difficilissimo far convivere scuola e pinacoteca. All’epoca non ci fu una grande discussione, tutti erano d’accordo».Alla fine però non se ne fece nulla: «Fu per il Patto di stabilità – prosegue Casadio –. Comunque come ente però siamo aperti al confronto, siamo disposti a fare valutazioni. Ci premeva non lasciare cose incompiute alla chiusura della Provincia e così abbiamo recuperato risorse e siamo pronti con i finanziamenti per rimettere mano al Ballardini e all’Oriani. Poi la funzione passerà ai Comuni e saranno loro a decidere come usare gli edifici». La soluzione potrebbe dunque arrivare senza grossi traumi. Una conferma che il dialogo è ancora aperto arriva dall’assessore comunale alla scuola, Simona Sangiorgi. «Sullo spostamento completo delle classi da Palazzo degli Studi al Ballardini – dice – abbiamo alcuni problemi eccepiti da docenti e dirigenza sia del classico che del Ballardini, insomma da chi le scuole le vive e ci lavora. Il classico con lo spostamento teme la perdita di identità e l’eccessivo accorpamento di studenti. Gli insegnanti dell’artistico, dal canto loro, dopo la ristrutturazione contavano su maggiori spazi per i laboratori». C’è però anche un altro problema: «Se la popolazione del classico decresce (ad oggi ci sono nove classi, numero destinato a diminuire, ndr) è in controtendenza quella del linguistico. La sede di via Pascoli comincia ad essere insufficiente».  «Dal preside è stata lanciata l’ipotesi di lasciare gli studenti del classico dentro la storica sede Palazzo degli Studi, rimettendo mano solo al piano terra e lasciando il primo piano alla Pinacoteca, mentre il Ballardini potrebbe ospitare una nuova sezione del linguistico. Ora i tecnici della provincia valutano la fattibilità della proposta, che però è stata accolta da tutte le parti in maniera favorevole»

Nessun commento:

Posta un commento